Intesa rinfresca la prima linea

Verso l'uscita volontaria di circa 70 dirigenti

Intesa rinfresca la prima linea

Intesa Sanpaolo presenterà il nuovo piano industriale, che probabilmente avrà durata quadriennale con i risultati del 2017, a febbraio del 2018. Ma per varare il progetto strategico che farà da bussola al gruppo nel mare delle nuove regole europee e dell'atteso consolidamento del sistema bancario invocato a più riprese dalla Bce, l'istituto sta pensando a un rinnovamento della linea manageriale. Seguendo un copione già rodato tre anni fa quando aveva prima riorganizzato la classe dirigente e poi fatto partire il business plan, l'ad Carlo Messina sta disegnando il nuovo assetto della banca con fuoriuscite volontarie che, riferiscono fonti finanziarie, riguarderebbero anche una settantina di top manager in partenza a breve utilizzando l'accordo siglato con i sindacati nel 2013.

Più della metà sarebbero però figure della prima linea delle ex popolari venete rilevate a giugno. Il piano che sarà presentato fra pochi mesi, e ancor prima la squadra che lo gestirà, dovranno infatti tenere conto dell'integrazione operativa con Pop Vicenza e Veneto Banca, già finite sotto l'insegna di Intesa. Non è escluso che la riorganizzazione cui sta lavorando l'amministratore delegato cambi anche alcune aree di competenza del top management. Del nuovo piano per ora sono stati anticipate solo alcune linee guida come l'intenzione di puntare sul wealth management per ampliare la base dei ricavi, grazie a quasi un trilione di euro di attività in gestione per conto della clientela, e di crescere nelle assicurazioni.

L'obiettivo dei vertici di Intesa è quello di migliorare ulteriormente il rapporto tra costi e ricavi, che vede la banca già ai primi posti in Europa. In generale, ci potrebbero essere nuove consistenti uscite volontarie dal gruppo guidato da Messina, oltre alle 4mila oggetto di un accordo sindacale tra la banca e i sindacati nell'ambito dell'acquisizione delle venete. E potrebbe salire il numero di chi punta a lasciare grazie a un scivolo lungo di sei anni verso la pensione. Di certo, entro l'anno vanno firmati gli accordi per accedere al Fondo esuberi, beneficiando di quel che resta dei 600 milioni messi a disposizione dallo Stato.

«La nostra banca potrà essere lasciata solo dalle persone che scelgono di

lasciare. Questi sono i principi chiari di Intesa Sanpaolo», aveva assicurato nel maggio scorso Messina che ha chiuso i nove mesi con un utile di 2,47 miliardi e la conferma del pagamento di 3,4 miliardi di dividendi nel 2017.

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