iPhone è la gallina dalle uova d’oro: ecco quanto ha arricchito Apple

Ormai Apple è iPhone per antonomasia e non è un caso. L’ammiraglia di Cupertino contribuisce a riempirne le casse e a confermarne il prestigio nel mondo

iPhone è la gallina dalle uova d’oro: ecco quanto ha arricchito Apple

La storia dell’iPhone comincia ufficialmente il 9 gennaio del 2007, quando Steve Jobs ha annunciato un dispositivo, fino a quel momento inimmaginabile, che avrebbe riunito un iPod, uno schermo tattile, internet e telefono cellulare.

Il 9 giugno dello stesso anno Gregory Packer è entrato nella storia per essere la persona che ha acquistato il primo dei 2,2 miliardi di iPhone che – si stima – sono stati venduti da quel momento all’inizio del 2022.

Il 7 settembre Tim Cook ha presentato l’iPhone 14. Nel corso di 16 anni l’iPhone è diventato sempre più cruciale per Apple nonostante, nel frattempo, tra iPod, Mac, iPad, Apple Watch e AirPods e servizi, Apple abbia fatto dei passi da gigante fino a diventare, nel 2018, la prima azienda a superare il valore di mercato di 1.000 miliardi di dollari (nel 2022 ha superato quota 3.000 miliardi anche se per poco) e, a prescindere, oggi vale 2.480 miliardi di dollari.

Il contributo degli iPhone

I dati elaborati da Repubblica.it offrono un quadro di insieme delle cifre che Apple ha realizzato grazie alla sua ammiraglia. I dati dei ricavi sono espressi in miliardi di dollari e quelli del 2022, parziali, indicano che l'iPhone sta contribuendo al fatturato totale in ragione del 49%.

  • Nel 2012 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 78,69 miliardi di dollari, il 50,28% degli introiti totali, pari a 156,51 miliardi di dollari.
  • Nel 2013 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 91,28 miliardi di dollari, il 53,41% degli introiti totali, pari a 170,91 miliardi di dollari.
  • Nel 2014 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di101,99 miliardi di dollari, il 55,79% degli introiti totali, pari a 182,80 miliardi di dollari.
  • Nel 2015 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 155,04 miliardi di dollari, il 66,34% degli introiti totali, pari a 233,72 miliardi di dollari.
  • Nel 2016 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 136,7 miliardi di dollari, il 63,39% degli introiti totali, pari a 215,64 miliardi di dollari.
  • Nel 2017 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 141,32 miliardi di dollari, il 61,65% degli introiti totali, pari a 229,23 miliardi di dollari.
  • Nel 2018 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 164,89 miliardi di dollari, il 62,08% degli introiti totali, pari a 265,60 miliardi di dollari.
  • Nel 2019 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 142,38 miliardi di dollari, il 54,73% degli introiti totali, pari a 260,17 miliardi di dollari.
  • Nel 2020 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 137,78 miliardi di dollari, il 50,19% degli introiti totali, pari a 274,52 miliardi di dollari.
  • Nel 2021 gli introiti otttenuti da iPhone sono stati di 191,97 miliardi di dollari, il 52,48% degli introiti totali, pari a 365,82 miliardi di dollari.

Si può notare che gli iPhone incidono sul fatturato Apple in ragione di almeno il 49% fino al 66,3% (anno 2015).

Va anche considerato, e questo accentua l’importanza degli iPhone, che Apple non vende soltanto hardware ma anche servizi i quali, durante il secondo trimestre del 2022, sono valsi 19,6 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 17,4 miliardi del medesimo periodo del 2021.

Una strada tortuosa

Quando, nel 2007, l’iPhone ha fatto capolino, le critiche non sono mancate. Accolto con freddezza dal Wall Street Journal, il dispositivo ha dovuto fare i conti con dei limiti non di poco conto: per diversi mesi l’iPhone si è potuto usare soltanto tramite l’operatore telefonico AT&T e la navigazione internet al di fuori della copertura Wi-fi era possibile soltanto in Edge, protocollo molto più lento rispetto agli standard Umts.

Non era prevista la funzione “taglia & incolla” così come ha fatto storcere il naso l’assenza di uno slot per le schede di memoria,

tutte funzioni e funzionalità a cui Apple ha posto rimedio con il passare degli anni o a cui gli utenti si sono assuefatti. Nonostante gli esordi poco promettenti i dati confermano che Steve Jobs aveva la vista lunga.

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