Un esercito di 3 milioni e 140mila disoccupati: in confronto, i 200mila giovani, che dovrebbero trovare lavoro grazie all'ultimo decreto del governo,sono una goccia nel mare. A maggio, i disoccupati erano 56mila in più rispetto ad aprile, 480mila in più rispetto all'anno precedente. Il tasso di disoccupazione è arrivato al 12,2%: è il peggiore dal 1977, cioè da sempre, visto che proprio in quell'anno sono iniziate le serie storiche trimestrali. Solo per i giovani arriva una boccata d'ossigeno, ma limitata al breve periodo: il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, a maggio, è pari al 38,5%, in diminuzione di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente, ma in aumento di 2,9 punti su base annua. D'altronde, non va meglio nell'Eurozona dove il tasso di disoccupazione sale al 12,1%, il 23,8% per quanto riguarda i giovani.
Una nota di speranza arriva invece dal made in Italy: a giugno, secondo il Centro studi di Confindustria, la produzione industriale nel nostro Paese è cresciuta dello 0,1% nel mese rispetto a maggio, che a sua volta ha visto un aumento dello 0,5% su aprile.