Economia

Ita, governo al rush finale sulla vendita

Decisione attesa a breve. Testa a testa tra Msc-Lufthansa e Certares

Ita, governo al rush finale sulla vendita

Dossier Ita Airways in dirittura d'arrivo: la decisione per il destino della newco nata dalla ceneri di Alitalia è attesa settimana prossima, forse già domani. Il premier Mario Draghi, acquisito il parere del ministero dell'Economia guidato da Daniele Franco, sceglierà tra la proposta della cordata Msc-Lufthansa e quella del fondo Usa Certares e quindi avvierà una trattativa in esclusiva.

Il premier vuole chiudere la privatizzazione della compagnia prima delle elezioni del 25 settembre. «Su Ita il governo andrà fino in fondo e deciderà», aveva assicurato Draghi già il 4 agosto. E, malgrado alcune indiscrezioni, tra Palazzo Chigi e il Mef non ci sarebbero divergenze.

La partita tra Msc-Lufthansa e Certares, in partnership commerciale con Air France-Klm e Delta Airlines, è aperta dopo che a sorpresa il governo ha chiesto ai pretendenti di rivedere le offerte perché «non pienamente coerenti con quanto richiesto dal Dpcm» dello scorso febbraio che ha dato il via alla privatizzazione di Ita. Il governo, come ha detto lo stesso Franco in alcune audizioni in Parlamento, oltre all'aspetto finanziario guarda a «tre aspetti essenziali per Ita». Più precisamente si tratta della «dimensione industriale» che avrà la compagnia (che deve essere solida e redditizia), delle sue prospettive di crescita (cruciali l'accesso ai mercati strategici e l'operatività sul lungo raggio) e lo sviluppo dell'«occupazione».

Secondo quanto trapela, Msc e Lufthansa mettono sul piatto 850 milioni per l'80% di Ita, col 60% a Msc, il 20% ai tedeschi e il 20% lasciato al Mef. E in un futuro cda, Msc avrebbe tre posti mentre Lufthansa e il Tesoro un posto ciascuno. Da un punto di vista industriale, verrebbero sviluppate le sinergie con Msc sia per i passeggeri sia per il cargo. Fiumicino diventerebbe poi l'hub di Lufthansa del Mediterraneo.

Dall'altra parte Certares offrirebbe 650 milioni per poco meno del 60%, lasciando il restante 40% nelle mani del Mef, che prenderebbe 2 posti su 5 in un futuro board di Ita. Come Msc-Lufthansa, anche la proposta del fondo Usa prevedrebbe dei bonus sui risultati da distribuire al Mef in uscita. Certares darebbe un ruolo centrale a Roma Fiumicino: come terzo hub dell'Europa continentale, insieme ad Amsterdam e Parigi. Un gateway, quindi, sia per rafforzare le rotte del Nord America che quelle per l'America Latina e l'Africa.

In un secondo momento Delta e Air France investirebbero in Ita: il gruppo transalpino rileverebbe una quota del 9,9 per cento.

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