Italgas investe 4,5 miliardi nella rete

La società accelera sull'innovazione tecnologica e promette dividendi in crescita

Sofia Fraschini

Londra Shopping e digitalizzazione della rete. Il piano al 2025 di Italgas punta 4,5 miliardi di investimenti per mantenere la leadership del gruppo in Italia, e il podio in Europa (dove è terza). Un impegno quello annunciato ieri a Londra che segna un'accelerazione sulla precedente strategia e che ha, in più, una sorta di «asso nella manica»: l'opportunità di investire ulteriori 1,9 miliardi per le gare d'ambito, ovvero quelle gare che affidano la gestione del gas sul territorio nazionale. Con 6,4 miliardi di risorse potenziali, la sfida è dunque quella di portare la quota di mercato in Italia dal 34% al 45%.

Un'impresa non facile se si considera che, a oggi, la maggior parte di queste gare sono al palo, oppure oggetto di dispute amministrative (l'unica partita sbloccata è quella della concessione Torino 2). Al momento, la società guidata da Paolo Gallo gestisce una rete di distribuzione di 70mila chilometri attraverso la quale, nel corso dell'ultimo anno, ha distribuito 9 miliardi di metri cubi di gas a 7,6 milioni di utenze sparse sul territorio. Nel complesso, è titolare di oltre 1.800 concessioni, con una presenza storica nelle maggiori città del Paese tra cui Venezia, Firenze, Roma e Napoli. Ma per non restare a guardare, in attesa dei bandi, ha deciso di continuare a crescere attraverso lo shopping. La potenza di fuoco destinata a questo scopo nel piano è di 350 milioni. D'altra parte, la politica di piccole acquisizioni portata avanti negli ultimi anni ha permesso al gruppo di raggiungere una Rab (regulatory asset base, il valore degli assett regolati) di 335 milioni. Guardando nel dettaglio alle altre risorse, il maggiore sforzo riguarderà lo sviluppo e l'ammodernamento della rete su cui l'azienda ha puntato il 50% circa degli investimenti (2,1 miliardi), con una parte importante (1 miliardo), che andrà alla digitalizzazione delle reti e dei processi aziendali.

Un impegno che porterà, nel 2020, al completamento del piano di installazione degli smart meters (contatori intelligenti) e di 500 nuove reti digitali. Mezzo miliardo sarà poi destinato alla metanizzazione della Sardegna, dove ormai Italgas è presente in modo capillare. «Alla fine di questo lungo cammino Italgas avrà una delle reti più tecnologicamente avanzate, con l'applicazione di soluzioni digitali all'avanguardia»- ha commentato l'ad Paolo Gallo annunciando una politica dei dividendi in crescita. Italgas si impegna a garantire fino all'esercizio 2020 la distribuzione di una cedola pari al più alto tra l'importo risultante dalla cedola 2017 (0,208 euro), incrementato del 4% annuo, e il dividendo equivalente al 60% dell'utile netto consolidato per azione. Guardando al 2019, si prevedono investimenti  tecnici per circa 700 milioni, ricavi a 1,2 miliardi.  La Rab per fine anno è stata fissata a 6,7 miliardi (grazie anche al consolidamento di Toscana Energia).

Ma al 2025 si prevede avrà superato i 10 miliardi e i ricavi toccheranno 1,8 miliardi. Tornata in Borsa il 7 novembre 2016, dopo la storica separazione da Snam, Italgas ha registrato, da allora, un rialzo del 68,7%. Il titolo ha chiuso venerdì su nuovi massimi (5,94 euro). Ieri è sceso dello 0,85%.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica