In Italia mancano all'appello 33,6 miliardi di euro di Iva.
Secondo il documento della Commissione Ue "Study and reports on the Vat gap in the EU-28 member states: 2019 final report", l'Italia è al primo posto in Europa per mancate entrate dell'imposta sul valore aggiunto. Mentre complessivamente, nell'Ue, il buco vale complessivamente 137 miliardi di euro, l'Italia ne copre il 25% , anche se si sono registrati leggeri miglioramenti rispetto al 2016 dove il 'malloppo nascosto' valeva 37 miliardi.
I dati sono relativi alla cosiddetta Vat tax-gap, cioè la differenza tra il gettito atteso e l’importo che effettivamente arriva nelle casse dello Stato. Il Vat tax-gap è diminuito in 25 Stati membri (tra cui l'Italia) mentre è aumentato in tre (Malta, Polonia, e Cipro) ma, in valori assoluti, nelle grandi economie i mancati introiti hanno peso economico di grando lungo maggiore; dopo l'Italia, al primo posto della classifica con 33,6 miliardi di euro mancanti, seguono la Germania (25 miliardi) e il Regno Unito (19 miliardi).
Nel frattempo continuano le proposte di riforma con la Commissione che l'anno scorso
aveva proposto un pacchetto contenente: il sistema di tassazione nelloStato membro di destinazione nelle cessioni dentro l’Ue; il portale online "one stop shop"; l'introduzione della figura del soggetto passivo "certificato".
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