L'allarme di Villeroy dopo i downgrade

"Francia, il debito ora è soffocante"

L'allarme di Villeroy dopo i downgrade
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Il governatore della Banque de France, François Villeroy de Galhau, ha lanciato un nuovo allarme sulle finanze pubbliche. In un'intervista a La Croix, ha avvertito che il Paese rischia un "progressivo soffocamento" a causa del deterioramento dei conti pubblici e dell'instabilità politica. Non una bancarotta, ha precisato, ma una spirale lenta alimentata dal peso crescente degli interessi sul debito.

L'allarme arriva dopo che Moody's ha mantenuto il rating sovrano a Aa3 con outlook negativo, a fronte dei downgrade precedenti di S&P e Fitch. Villeroy ha sottolineato che "tutte le agenzie sono allarmate dall'instabilità politica e dal nostro grave problema di bilancio". Moody's cita "rischi crescenti di indebolimento delle istituzioni e frammentazione politica", che rendono difficile approvare riforme strutturali. Negli ultimi mesi, S&P ha portato la valutazione a "A+", Fitch a "A+" da "AA-" e Dbrs a "AA" con outlook stabile. Tutte evidenziano debito oltre il 115% del Pil, deficit al 5,4% nel 2025 e incertezza politica che frena il consolidamento dei conti.

Il premier Sébastien Lecornu punta a ridurre il disavanzo al 4,7% nel 2026 con una manovra da 30 miliardi, ma la sinistra minaccia di ritirare il sostegno se non saranno introdotte misure di "giustizia fiscale", come una nuova patrimoniale.

Villeroy ha invitato all'equilibrio "Chi ha di più deve pagare la sua giusta parte, senza penalizzare chi innova e crea lavoro", ha detto. Il governatore ha anche avvertito dei rischi di contagio sui tassi per famiglie e imprese: debito più caro per lo Stato significa prestiti più cari per tutti.

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