Economia

Legge di Bilancio, Enrico Morando: "Non sarà manovra di lacrime e sangue"

Il viceministro all'Economia Enrico Morando assicura che la prossima legge di Bilancio non sarà "lacrime e sangue" e potrebbe arrivare un taglio fiscale per i giovani

Legge di Bilancio, Enrico Morando: "Non sarà manovra di lacrime e sangue"

Il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, affronta il tema della prossima legge di Bilancio e assicura che non sarà una manovra di lacrime e sangue e che potrebbe arrivare anche un taglio del cuneo fiscale per i giovani.

Durante la seconda giornata del 47° convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, il numero due dell'Economia ha preso la parola per affrontare lo spinoso tema della legge di Bilancio. "Forse c'è qualche ragione ritenere questa famosa legge bilancio che dobbiamo presentare tra qualche settimana non sia quella cosa lacrime e sangue che viene descritta perché ci sono mutamenti nell'orientamento politico della commissione molto rilevanti", ha detto spiegando che la dimensione dell'aggiustamento sarà minore del previsto e sarà "molto più facile" eliminare le clausole di salvaguardia, magari intervenendo anche sul cuneo fiscale.

Nei giorni scorsi, ha ricordato Morando, c'è stata la lettera del ministro Pier Carlo Padoan a Bruxelles per chiedere una riduzione dell'aggiustamento strutturale richiesto all'Italia. Una missiva, secondo Morando, "di enorme rilievo perché riduce del 50% le dimensioni dell'aggiustamento strutturale previsto nel Documento di Economia e Finanza. Eliminare le clausole di salvaguardia sarà molto più facile, perché un aggiustamento ridotto dallo 0,6% allo 0,3% implica un sacrificio minore. Se aggiungo che il Pil va meglio, ottengo l'effetto di poter fare l'aggiustamento, eliminare le clausole di salvaguardia e magari intervenire strutturalmente sul cuneo fiscale per i giovani".

Gli italiani nelle prossime elezioni decideranno "se partecipare al progetto di rilancio dell'Unione europea o convocare un referendum sull'euro", ha affermato il viceministro. Secondo Morando il successo di Macron in Francia "crea le premesse per scongiurare un pericolo e rilanciare l'idea di Unione europea. Ora è possibile anche puntare ad avere un ministro delle Finanze europeo.

Ci sono le condizioni politiche per un rilancio, saranno gli italiani a decidere se partecipare a questo progetto rilancio o convocare un referendum sull'euro".

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