Economia

Limite contanti a 1000 euro: ecco quando scatta la nuova regola

Dal 1 gennaio si abbassa il tetto massimo consentito per il pagamento in denaro contante, che torna a essere di 1000 euro rispetto agli attuali 2000

Limite contanti a 1000 euro: ecco quando scatta la nuova regola

Con il nuovo anno cambia la soglia limite per l'utilizzo del denaro contante, che passa da 2000 a 1000 euro. Dal 1 gennaio, quindi, troverà attuazione la norma che fu varata dal governo Conte-bis e che, nonostante il cambio di esecutivo, è rimasta in agenda. Questa mossa ha lo scopo di ridurre, o comunque limitare, l'evasione fiscale. Si tratta in realtà di un ritorno, più che di una novità, perché già durante il governo Monti era stato varato un provvedimento simile alla fine del 2011.

Carlo Cottarelli, economista e direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici dell'Università Cattolica, ha commentato favorevolmente sui social l'abbassamento del limite d'utilizzo del denaro contante: "Dal primo gennaio il tetto sul contante scende a 1000 euro. Ora ci saranno quelli che dicono che gli anziani non potranno più andare a far spesa al mercato (con solo 1000 euro?). Non sarà la mossa decisiva per ridurre l'evasione fiscale, ma è un segnale positivo".

Questa misura fa parte di un pacchetto più ampio che prevede anche l'obbligo per i negozianti e per i professionisti di accettare i pagamenti con carta elettronica a prescindere dall'importo finale. Una conquista importante, che finora vede l'Italia tra gli ultimi Paesi in Europa per diffusione del pagamento elettronico. Attualmente, infatti, molti esercenti e professionisti (inclusi i tassisti) tendono a non gradire i pagamenti con carta elettronica al di sotto di una certa soglia, lamentando un'eccessiva percentuale di commissioni che sono costretti a pagare.

Da gennaio, invece, chi si rifiuterà di accettare i pagamenti con carta rischia di incappare in una sanzione amministrativa. La quota base è 30 euro ma a questo, nel calcolo, dovrà essere aggiunta una percentuale calcolata sul costo del valore del prodotto. Sono tutte misure messe in campo per contrastare l'evasion fiscale e favorire la tracciabilità delle transazioni.

Alla misura si oppone Assovalori, l'associazione che riunisce le aziende del trasporto valori in Italia, secondo la quale è stato dimostrato "che le limitazioni non servono a contrastare l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro frutto di attività criminali.

Se mai, questi provvedimenti finiscono solo per rafforzare le multinazionali della moneta di plastica e chiunque ottenga profitti dai pagamenti elettronici".

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