Economia

Anti-spread, Madrid incalza, Parigi e Roma smentiscono

E' giallo sul comunicato reso noto dal governo spagnolo. Secca smentita da parte di Francia e Italia. Ma Passera: "Subito un segnale da Ue sullo spread"

Anti-spread, Madrid incalza, Parigi e Roma smentiscono

C'è qualcosa che non torna. Un giallo che ha tinto la tesissima giornata dei mercati europei. Mentre le borse Ue affondano, lo spread Btp-Bund sfonda quota 530 punti e i rendimenti viaggiano al 6,5% (mai così alti dallo scorso gennaio), a tenere banco è il mistero su una nota prima congiunta poi disgiunta.

Un appello inviato dal segretario di Stato spagnolo per l'Unione europea, Íñigo Méndez de Vigo che includeva il placet di Parigi e Roma. Una nota in cui i tre Paesi mediterranei chiedevano una "immediata attuazione degli accordi raggiunti al Consiglio Ue di fine giugno sull' introduzione, tra le altre cose, del cosiddetto scudo contro le eccessive oscillazioni dello spread". Peccato che qualche ora dopo la pubblicazione, Roma e Parigi si siano affrettati a smentire la nota stessa.

"E' una pura invenzione, non esiste. È una balla fantasmagorica, una grande sciocchezza", ha precisato all'Ansa una fonte autorevole del governo francese, riferendo che a Parigi, ma anche a Roma, sono rimasti "a bocca aperta" dopo la nota rilasciata dal governo spagnolo. Anche fonti di Palazzo Chigi hanno espresso lo stupore del governo italiano.

Il ministro francese per gli affari europei, Bernard Cazeneuve ha rincarato la dose: "Non c'è stato alcun approccio comune con l'Italia e la Spagna, non chiediamo l'attuazione immediata degli accordi. Non ha senso dirlo. Seguiamo le decisioni prese al vertice Ue e stiamo lavorando su di esse''.

Nella note, De Vigo aggiungeva che "la rapidità è una condizione essenziale per il successo di qualsiasi azione europea ed esiste un divario preoccupante tra le decisioni che prende il Consiglio europeo e la messa in atto di questi accordi".

Alla fine è arrivata anche una sorta di autosmentita da parte dell'esecutivo spagnolo. Sul sito ufficiale del governo infatti si spiega che l'appello all'Ue sarebbe arrivato questa mattina durante la riunione del Consiglio Affari generali a Bruxelles, e non è quindi frutto di una nota coordinata tra le tre cancellerie. Ma qualcosa che non torna rimane. Anche considerando il fattro che il contenuto della nota spagnola fosse condivisibile e che Italia e Francia non si sono mai opposte allo scudo anti-spread. Anzi. Se a ciò si aggiunge che le ultime dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico italiano, Corrado Passera non si discostano molto dalla linea spagnola, ecco che il quadro si fa ancora più confuso."Non c'è più tempo da perdere. Un segnale lo deve dare l'Europa. Ed è ora che lo dia", sia per tranquillizare i mercati sia per raffreddare lo spread, ha dichiarato Passera. Cosa c'è di differente con la nota spagnola non è dato sapere.

Gli osservatori dicono che l'equivoco sulla nota spagnola sia stato causato esclusivamente da un errore politico e dal disorientamento della classe di governo spagnola che non sta certo attraversando un momento florido. Per carità, spiegazione più che plausibile. Ma c'è anche chi pensa che una ammissione da parte di Italia e Francia di un comunicato così chiaro e preciso potesse mettere spalle al muro la Germania.

E anche questa è una ipotesi più che plausibile.

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