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L'umanesimo di Mattioli: la finanza che aiuta l'impresa

Le frasi fatte non mi sono mai piaciute. Esistono le eccezioni, però

L'umanesimo di Mattioli: la finanza che aiuta l'impresa

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Le frasi fatte non mi sono mai piaciute. Esistono le eccezioni, però. Come quella che definisce Raffaele Mattioli il «banchiere umanista». Lui lo è stato per davvero. E mi fa piacere ricordarlo, seppur in poche righe, nel cinquantenario della sua scomparsa (27 luglio 1973). Mattioli è stato il simbolo operativo dell'esperienza virtuosa della Banca Commerciale. In quella sua intrapresa ha introdotto pensieri e azioni innovative nel rilancio di un ruolo, quello del banchiere, attento alla missione fondamentale dell'impresa italiana.

Solo un banchiere illuminato e perciò a vocazione umana poteva introdurre nel mondo della finanza categorie interpretative relazionali e non orientate alla fredda logica unidirezionale. Nel Sistema Italia a marcata evidenza bancocentrica, il pensiero di Mattioli ha scompaginato uno stato della finanza italiana in gran parte asfittico. Dove l'economia reale per lui così centrale per la ricostruzione strategica del Paese veniva vissuta per lo più come pietra d'inciampo, in modo particolare verso la sua storica ossatura, la piccola e media impresa. Dico che l'attenzione di Mattioli all'imprenditoria muoveva dalla sua passione per la persona. E questa inclinazione originava proprio dalla sua grande curiosità e interesse per la cultura. Per la vastità e la pluralità del pensiero. Dunque, per i libri di filosofi, economisti, romanzieri.

Un'apertura totale, un allargamento d'orizzonte, che gli ha permesso di compiere al meglio e sempre con fertile umiltà gli impegni gravosi cui la vita lo ha chiamato. Raffaele Mattioli in forza del suo quotidiano corteggiamento alla bellezza è stato un autentico mecenate. Merce divenuta ormai rarissima. Nell'assunzione di questa nobile responsabilità vi ha fatto confluire il suo notevole bagaglio umano e culturale. Un esempio illuminante di come il privato può essere capace di sostenere la bellezza in nome del bene comune.

Una missione a regola d'arte.

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