Luxottica è a un passo dai negozi Salmoiraghi

Luxottica compra Salmoiraghi & Viganò. L'accordo è praticamente fatto, anche se il gruppo di Leonardo Del Vecchio si trincera dietro il «no comment» di prammatica. Anche se manca ancora l'annuncio ufficiale - atteso comunque a giorni, se non addirittura a ore - le modalità dell'operazione sono già state abbondantemente anticipate dalle indiscrezioni: il colosso di Agordo (Belluno) acquisterebbe subito il 40% della catena di occhialeria- 500 negozi in Italia con vendite per 170 milioni - con un'opzione per salire in futuro fino all'80 per cento, a determinate condizioni. Il 20% resterebbe ai vecchi proprietari, Edoardo e Dino Tabacchi. La società, secondo fonti finanziarie, sarebbe valutata circa 200 milioni, compresi i 100 del debito, quindi l'esborso di Luxottica, almeno in questa prima fase, si limiterebbe a 40 milioni: un prezzo da affare, tanto più che non è certo la liquidità che manca al gruppo di Del Vecchio.
Ma quel che più conta è il cambio di strategia che questa acquisizione significa per Luxottica. Che, finora, si è sempre mantenuto al di fuori della catene europee dell'ottica, preferendo concentrare attenzioni e investimenti Oltreoceano (America e Australia) e in Cina.

Tuttavia, meno di un mese fa, l'accordo di esclusiva per l'acquisizione della griffe francese Alain Mikli ha dato il segnale dell'apertura di un nuovo corso targato Vecchio continente: e ora l'operazione Salmoiraghi & Viganò, che ha visto Luxottica battere la concorrenza dei francesi di Alain Afflelou e degli olandesi di Hal potrebbe dare il via alla caccia ad altre catene europee. Tra le possibili «prede» potrebbe esserci Fielmann, leader del settore in Germania, che opera sia nella distribuzione sia nei servizi legati sempre all'oculistica.

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