Nuovo co-ceo per Luxottica. Il titolo, ieri, ha recuperato un altro 2% ma, il nome è stato fatto solo nel tardo pomeriggio e dunque bisognerà vedere cosa accadrà oggi. Il prescelto, Adil Mehboob-Khan, presidente di Wella, la branch dedicata alla cura dei capelli del gigante Procter&Gamble, forse non corrisponde completamente al profilo di manager «forte» e con tutte le deleghe in mano che il mercato chiedeva. Si vedrà. Ma il patron Leonardo Del Vecchio evidentemente la pensa diversamente e vuole perseguire la sua idea che ieri, comunque, è stata «sposata» dal cda, riunito per due ore nella sede milanese della società.
Al termine il consigliere Elisabetta Magistretti ha comunque dato la conferma ufficiale della prossima nomina. «Il cda - ha detto Magistretti - ha dato parere unanime sull'investitura di Mehboob-Khan a co-ceo a partire dal gennaio 2015». Quella del cinquantenne ingegnere nato a Londra, ma di origini pakistane, è una carriera tutta in Procter&Gamble. Con la multinazionale Usa ha fatto anche una esperienza in Italia dal 1987 al 1993. Per questo parla un po' di italiano, uno dei requisiti che Luxottica cercava. In compenso è straniero, e dunque estraneo alle complesse problematiche delle questioni successorie delle famiglie imprenditoriali italiane.
In realtà quello di Luxottica potrebbe diventare una specie di triumvirato, dato che il fondatore Leonardo del Vecchio, che al momento dell'entrata di Andrea Guerra aveva lasciato tutte le deleghe, potrebbe ritagliarsi un ruolo. Anche se ieri, per tranquillizzare i mercati, ha smentito ogni ingerenza della famiglia nella gestione. «La nomina del nuovo ad - ha detto - è un punto fermo che pone fine alle illazioni degli ultimi giorni. È stato completato e rafforzato il vertice e la nuova governance: la linea strategica non cambia». Nel cda di mercoledì 29 il nuovo ad verrà presentato formalmente mentre tutte le deleghe, fino a gennaio, passeranno a Massimo Vian. Poi lo split.
Mehboob-Khan avrà la delega sui mercati, mentre Vian si occuperà della parte operativa e del prodotto. Un altro punto importante da capire è se Del Vecchio abbandonerà l'idea di conferire al consulente Francesco Milleri la carica di vicepresidente esecutivo. È stato questo il motivo che ha scatenato la reazione dell'ex-ad Enrico Cavatorta che, due settimane fa, ha dato le dimissioni per le ingerenze del consulente. Poi va risolta la questione successoria, viste le pretese della seconda moglie, Nicoletta Zampillo. Del Vecchio sta preparando l'aumento di capitale riservato in Delfin, la cassaforte lussemburghese, che dovrebbe conferirgli il 25% da girare, come «legittima», a Nicoletta.
I figli dovrebbero rinunciare a parte delle quote del 16,5% già assegnate. I quattro maggiorenni sarebbero d'accordo, dato che il genitore cederebbe parte delle quote, ma per i due ancora minorenni, si prospetta l'intervento del giudice tutelare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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