La famiglia Malacalza smentisce di avere ridotto la partecipazione in Carige, pari al 17,5% del capitale, e ribadisce la sua fiducia nella solidità dell'istituto dimostrando di essere un socio stabile. Lo si legge in una lettera scritta ai soci della banca da Vittorio Malacalza, in qualità di presidente di Malacalza Investimenti ovvero il maggiore azionista dell'istituto ligure. «Ritengo sia opportuno ribadire innanzitutto che tuttora persistono le ragioni e le finalità per le quali essa decise di procedere a un investimento industriale e durevole in Carige. A questo riguardo teniamo anzi a smentire fermamente la notizia apparsa ieri sulla stampa secondo la quale Malacalza investimenti avrebbe ridotto, seppure marginalmente, la propria partecipazione in Carige». L'imprenditore ligure sottolinea quindi la «fiducia nella solidità della banca, anche di recente ribadita dal management della stessa, sulla scorta degli indici espressi dalla Bce» nonchè il «valore» della presenza di «una ampia pluralità di soci» nell'azionariato dell'istituto «alcuni dei quali titolari di partecipazioni consistenti, con forti legami con il territorio» nel quale Carige tendenzialmente e prevalentemente opera. «Confidiamo - conclude Malacalza - che l'imminente presentazione del bilancio possa rafforzare la fiducia degli azionisti nelle prospettive della banca e che un'occasione di rinnovata tensione verso obiettivi di rafforzamento ed espansione possa essere rappresentata dalla prossima assemblea ordinaria, che auspichiamo possa essere nei tempi più brevi celebrata». Dal passato, è arrivata sempre ieri anche la voce dell'ex presidente Giovanni Berneschi: «Banca Carige è solida molto più di quel che si possa immaginare. Perchè le sofferenze, se le sanno gestire, diventano tutte capitale», ha detto a margine del processo che lo vede imputato con altre sette persone per la maxitruffa all'istituto.A Piazza Affari, intanto, il titolo ha interrotto il rimbalzo di giovedì (+30%) e chiuso la seduta di ieri di nuovo in rosso con un calo del 6,62% a 0,77 euro. Eppure negli incontri tenuti nei giorni scorsi a Londra con alcuni investitori il management della banca ha offerto messaggi rassicuranti sulla situazione delle sofferenze e della liquidità.
Sarebbero inoltre state date indicazioni positive su possibili cessioni di Npl in tempi brevi. Al 30 settembre Carige aveva circa 4 miliardi di crediti deteriorati netti con un tasso di copertura del 41%. Le sofferenze rappresentavo il 6,5% del totale dei crediti deteriorati netti.RE- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.