Le mani della Merkel su Cipro

Come avvenuto in Grecia, la Germania pone le sue condizioni all'isola del Mediterraneo: o fate le riforme strutturali e votate come diciamo noi oppure non arriveranno aiuti economici

Le mani della Merkel su Cipro. La storia si ripete. Dalla Germania arriva il diktat nei confronti della terzultima economia europea. L'isola infatti rischia il default. Dopo l’Irlanda, il Portogallo, la Grecia e la Spagna, Cipro diventa il quinto paese dell'Eurozona che necessita di aiuti economici.

E proprio su questi aiuti arriva il diktat della Germania: o fate come diciamo noi oppure nessun salvataggio. Le banche dell’isola hanno un enorme bisogno di liquidità. Giorni fa, il ministro delle Finanze, Vassos Shiarly, ha dichiarato che la “ricapitalizzazione delle banche dovrà essere finalizzata prima del 30 giugno“. Uno dei motivi principali della crisi è rappresentato dallo stretto legame con la Grecia.

E così, come per il paese ellenico, la storia si ripete anche qui. Le elezioni a Cipro si terranno il 17 febbraio, ma già la cancelliera tedesca ha fatto sentire la sua voce. E ha lanciato il suo messaggio: prima votate (alle nostre condizioni) e poi (forse) arriveranno i soldi.

L’11 gennaio scorso, proprio a Cipro, la Merkel si è recata a Limassol per discutere del budget europeo e per appoggiare il candidato conservatore alle elezioni, Nicos Anastasiades. La Merkel ha spiegato che Cipro non avrà “un trattamento di favore”.

I tentennamenti teutonici sono dovuti anche al fatto che le banche cipriote avrebbero acquistato circa venti miliardi di euro di depositi provenienti da investitori russi. Per questo motivo, la Germania non sarebbe proprio favorevole a "finanziare" indirettamente gli investitori moscoviti.

Il 9 gennaio scorso, il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, ha spiegato che "Cipro deve adottare riforme strutturali, consolidare i conti pubblici e ristrutturare il proprio settore finanziario''. Le trattative sono ancora lontane dalla conclusione.

Attualmente i paesi dell'Eurozona e il Fondo Monetario Internazionale stanno discutendo un pacchetto di prestiti complessivi in favore di Cipro pari a 17,5 miliardi di euro, di cui almeno 12 per ricapitalizzare il proprio sistema bancario

schiacciato dalla sofferenze. La banca centrale di Cipro invece, secondo quanto emerge da un documento della stessa Banca, avrebbe elargito 9,4 miliardi di euro agli istituti di credito come "emergency liquidity assistance".

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