Economia

Manovra, altri 4 miliardi per il reddito di cittadinanza

La stessa cifra è riservata alla Sanità. Nella Manovra previsto l’aumento delle tasse sulle sigarette elettroniche. Stop alla prima rata dell’Imu per numerose strutture

Manovra, altri 4 miliardi per il reddito di cittadinanza

Il primo passo per l’approvazione della legge di Bilancio è stato compiuto ieri. Con 298 voti favorevoli, 125 contrari e 8 astenuti la Camera ha dato l’ok alla Manovra 2021 che ora andrà all'esame del Senato per il passaggio conclusivo. Tante sono le misure contenute nel provvedimento tra cui il bonus rubinetti, assegni famiglia, ristori per le aziende colpite dalle chiusure previste dai Dpcm. Ma ve ne una, all’articolo 68, che sorprende: quella sul reddito di cittadinanza, la misura tanto a cuore al M5s. Come spiega Libero, per il provvedimento sono stati stanziati più o meno gli stessi soldi previsti per la Sanità. Sono 4 i miliardi aggiuntivi che si sommano ai già quasi 10 spesi quest’anno per l’assegno. "L’autorizzazione di spesa ... è incrementata- si legge- di 196,3 milioni di euro per l’anno 2021, di 473,7 milioni di euro per l’anno 2022, di 474,1 milioni di euro per l’anno 2023, di 474,6 milioni di euro per l’anno 2024, di 475,5 milioni di euro per l’anno 2025, di 476,2 milioni di euro per l’anno 2026, di 476,7 milioni di euro per l’anno 2027, di 477,5 milioni di euro per l’anno 2028 e di 477,3 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029".

L’articolo 72, quello sulla Sanità, recita: "Il fabbisogno sanitario nazionale standard è incrementato di 822,870 milioni di euro per l’anno 2022, di 527,070 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 e di 417,870 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026". Si potrebbe chiedere del perché in una fase segnata da una emergenza sanitaria, con un lavoro straordinario compiuto da medici e infermieri, i fondi per la Sanità siano relativamente limitati e sostanzialmente simili a quelli di un provvedimento che fino ad ora non ha prodotto i risultati sperati.

Le altre spese

Nella Manovra di Bilancio sono stati stanziati soldi per altre battaglie care alla sinistra. Ad esempio all’articolo 69 è prevista una spesa di 157,7 milioni di euro per il 2022 e di 163,4 milioni per l’anno successivo per la provvidenza a favore dei perseguitati politici o razziali e dei loro familiari superstiti. Non manca poi un pensiero all’Europa. Due milioni "per realizzare iniziative volte a dare concreta attuazione alla partecipazione dell’Italia alla Conferenza sul futuro dell’Europa". Previsto anche un “contributo per la partecipazione italiana alla European Peace Facility: 55.561.000 euro per il 2021, 68.561.000 per il 2022, 80.561.000 per il 2023 e 92.000.000 di euro annui a decorrere dall’anno 2024.

Misure con fondi limitati

Nella Manovra sono state inseriti provvedimenti che sono stati pubblicizzati come importanti novità. Il problema è che per essi i fondi stanziati sono molto limitati. Tra questi vi è il "bonus idrico" da 1.000 euro: l’incentivo, da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, riguarda le spese di sostituzione di sanitari, rubinetti e soffioni doccia. Utile sì ma il fondo è di appena 20 milioni.Discorso più o meno simile per il voucher una tantum da 50 euro, ideato per i membri dei nuclei familiari con Isee fino a 10mila euro, per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive: in questo caso il fondo previsto è di soli 5 milioni. Ma vi è di più. Nella Manovra c’è anche spazio per il sostegno alla parità salariale di genere, una delle bandiere della sinistra. Per raggiungere tale obiettivo sono due i milioni messi in campo attraverso l’istituzione di un Fondo.

Le tasse

Nella legge di Bilancio inciderà anche sui costi del tabacco. Per le sigarette elettroniche le aliquote sui liquidi da inalazione salgano al 15% dal primo gennaio 2021, al 20% nel 2022 e al 25% nel 2023 se con nicotina mentre al 10% nel 2021, 15% nel 2022 e 20% nel 2023 se senza nicotina. Altri aumenti riguarderanno anche il tabacco riscaldato.

Proroghe e stop Imu

Nella legge di Bilancio è stato prorogato il Superbonus edilizia al 110% per tutto il 2022. Stop alla prima rata dell’Imu 2021 per, solo per citarne alcuni, alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna. Portato a 16mila euro il tetto per il bonus mobili, quello che prevede detrazione al 50% per le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Per il 2021 stanziato un fondo da un miliardo per l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti.

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