Nel 2018 Mediaset fa il pieno di utili grazie alla cessione di Ei Towers. Il Biscione ha registrato 471 milioni di profitti rispetto ai 90 milioni dell'anno precedente. I ricavi si sono attestati a 3,4 miliardi (da 3,55 miliardi). Dimezzato il debito, passato a 736 milioni rispetto ai precedenti 1,3 miliardi anche a seguito del deconsolidamento di Ei Towers. Ieri, oltre al cda sui conti del 2018, si è svolta anche la prima udienza in tribunale della causa che la società ha promosso contro Vivendi per il mancato acquisto della pay Tv Premium.
I francesi hanno però chiesto di sospendere il procedimento, in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia Ue sulla delibera Agcom del 2017, che aveva imposto a Vivendi di ridurre la sua partecipazione in Mediaset. Il giudice, comunque, si è riservato di decidere sulla richiesta di sospensione come sulle istanze istruttorie (prove documentali e testimoniali): il verdetto verrà assunto dopo il 30 aprile.
Tornando ai conti, Mediaset ha deciso di non distribuire il dividendo per impiegare la liquidità in possibili investimenti industriali. Nel mirino della società guidata dall'ad Pier Silvio Berlusconi e presieduta da Fedele Confalonieri ci sono possibili accordi internazionali con altre emittenti e la realizzazioni di nuove produzioni. Ancora, però, non c'è niente di deciso. «Non stiamo considerando - ha detto il direttore finanziario Marco Giordani - l'acquisto delle quote di minoranza di Mediaset España: il focus è su investimenti che possano realmente cambiare la nostra posizione sul mercato internazionale».
Il manager ha, inoltre, precisato che, se in occasione della riunione del cda sulla semestrale a fine luglio, il board non avrà sul tavolo una operazione rilevante, convocherà immediatamente l'assemblea straordinaria per proporre la distribuzione di un dividendo. Analizzando i risultati al netto delle poste straordinarie - costituite dalla plusvalenza realizzata con l'operazione EiTowers e, in negativo, dal riallineamento dei valori contabili degli asset pay - segnerebbero comunque un saldo positivo per 97,3 milioni. Si tratta di un valore migliore di quello previsto nel piano 2020. In Italia il risultato netto è cresciuto a 367,9 milioni rispetto ai -9,9 milioni del 2017. In Spagna invece il dato positivo migliora ulteriormente raggiungendo i 200,3 milioni rispetto ai 197,5 milioni dell'anno precedente. Ossia l'utile più alto conseguito da Mediaset España negli ultimi dieci anni. In calo inoltre i costi del 4,8% in Italia a 3,165 miliardi e del 3,5% in Spagna a 724,7 milioni.
Quanto alle previsioni sul 2019 «nei primi due mesi dell'anno- ha detto il direttore generale
di Publitalia Matteo Cardani - la raccolta pubblicitaria può essere considerata positiva, in quanto mostra un andamento piatto a fronte di un mercato complessivo in calo». In Borsa il titolo ha chiuso a 2,79 euro (-0,71%).
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