Economia

Mentre il governo è in letargo rischiamo il caos con il Fisco

Le Entrate sono senza guida e senza risorse per 3500 funzionari. I servizi adesso sono a rischio. Cosa può succedere

Mentre il governo è in letargo rischiamo il caos con il Fisco

L'operazione "nuovo Fisco" parte già col piede sbagliato. Le nuove mosse delle Agenzie delle Entrate che seguiranno le indicazioni della manovra per andare ad inasprire la lotta all'evasione, potrebbero non essere efficaci a causa di una mancanza di personale in grado di dare le corrette disposizioni. Infatti mentre il governo perde e (prende) tempo per indicare i nuovi vertici delle tre agenzie che operano nel settore tributi (Entrate-Riscossione, Dogane-Monopoli e Demanio), arriva un'altra bomba pronta ad esplodere sotto le scrivanie dei funzionari del Fisco: il mancato rinnovo dei capi-team delle Entrate. Infatti il personale delle Entrate è sul piede di guerra perché non sono state stanziate le risorse adeguate per retribuire ben 3500 capi team che agiscono nel settore dei funzionari.

Come ricorda ilSole24 Ore, si tratta di figure professionali che lavorano dietro le quinte delle Entrate e che hanno un ruolo nevralgico nella gestione delle procedure. Ad esempio i capi team si occupano del dare l'ok alle istanze di rimborso che milioni di contribuenti chiedono ogni anno. Inoltre si occupano anche dei registri immobiliari e anche della gestione dell'autotutela per le correzioni da apportare agli atti che arrivano dai singoli uffici della struttura delle Entrate. E così è scattato l'allarme. Fino al 31 dicembre scorso erano state predisposte delle risorse aggiuntive da destinare (di proroga in proroga) a questo personale che gestisce gli ingranaggi del Fisco. Ma col varo della nuova manovra le risorse sono state pari a zero. E così diverse sigle sindacali hanno proclamato lo sciopero. Una situazione esplosiva che accompagna anche la mancanza dei comitati di gestione e quella dei direttori. Il governo potrebbe anche scegliere la strada del commissariamento, ma di fatto per il momento il braccio operativo del Fisco è fermo e rischia la paralisi. Una paralisi proprio nell'anno in cui l'esecutivo si attende ben 3 miliardi di gettito in più dal recupero dell'evasione. Ma un Fisco ingolfato potrebbe anche avere conseguenze su detrazioni e rimborsi. Il tutto complicando e non poco la difficile vita dei contribuenti. E su questo punto è intervenuto anche Fratelli d'Italia con il capogruppo alla Camera, Lollobrigida: "Abbiamo depositato un'interrogazione al presidente Conte e al ministro Gualtieri per capire se il governo intenda procedere al più presto al rinnovo dei vertici delle Agenzie e dei comitati di gestione, in che misura si intenda garantire la loro piena operatività anche per le incombenze eccedenti l'ordinaria amministrazione, come venga assicurato il gettito per l'erario direttamente derivante dall'attività istituzionale delle agenzie fiscali e quali criteri di selezione, basati sulla meritocrazia e la trasparenza delle procedure, si intendano adottare per le future nomine".

Insomma il Fisco è sull'orlo del caos.

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