Milleri nel solco di Del Vecchio. "Essilux tra Agordo e Parigi"

La quotazione in Piazza Affari "è sempre una opportunità, ma per ora non è nei piani del consiglio"

Milleri nel solco di Del Vecchio. "Essilux tra Agordo e Parigi"

Il dopo Del Vecchio, in casa Essilorluxottica, inizia in punta di piedi. Francesco Milleri ad e presidente del gruppo ha il compito, difficilissimo, di raccogliere l'eredità del compianto patron e accompagnare una società di successo verso un futuro economico pieno di incognite. Ecco allora che in una delle sue prime uscite pubbliche nel nuovo ruolo - la presentazione degli occhiali per il metaverso al Politecnico di Milano - ha parlato degli obiettivi a stretto giro del gruppo senza al momento snaturarne l'anima: siamo una multinazionale aperta e pronta a far crescere il mercato; investiamo tanto all'estero, ma anche in Italia; guardiamo alla Borsa di Milano, ma l'ipotesi di doppia quotazione non è all'ordine del giorno e mettiamo al centro il cliente, il dipendente e l'innovazione digitale.

In sintesi, è questa la direzione, sul solco già tracciato da Del Vecchio, che avrà l'azienda. Almeno a stretto giro.

Alla luce del contesto di incertezza in cui versa al momento il Paese, il messaggio più forte che arriva è forse quello politico: Abbiamo bisogno di stabilità, come tutte le aziende. Abbiamo un ottimo rapporto e l'abbiamo sempre avuto con il governo, che non ci ha mai fatto mancare il supporto, come noi abbiamo fatto sempre avere il nostro supporto al Paese, dove noi continuiamo a concentrare i nostri investimenti».

Pur rimanendo un passo indietro, senza schierarsi esplicitamente, Milleri ha chiesto "stabilità e consistenza e di progettare tutti insieme un futuro che va molto al di là della politica. Speriamo che la politica inizi a capire che l'orizzonte di un Parse non è una legislatura, ma è molto più ampio", ha aggiunto.

D'altra parte Essilorluxottica non è una società improvvisata, è stata impostata già negli ultimi otto anni e le basi del suo futuro sono tracciate. EssilorLuxottica è una multinazionale aperta con due paesi che la compongono, Italia e Francia. «Il cuore è ad Agordo, la testa a Parigi e Milano. Siamo leader assoluti del nostro mercato - ha aggiunto - l'approccio ereditato da Leonardo Del Vecchio è quello di guardare ai nostri clienti, ai consumatori, come partner, una filosofia che credo seguiremo per sempre, o per lo meno finchè sarò alla guida di questo gruppo internazionale, abbiamo quasi 200mila persone, siamo in 140 Paesi».

Anche in nome di questa stabilità e continuità di scelte con Del Vecchio, la quotazione di EssilorLuxottica a Piazza Affari «è sempre una opportunità che esiste, ma per ora non è nei piani del consiglio» ha chiarito l'ad che guarda con maggior interesse alla crescita per linee esterne.

«La nostra strategia è quella di far crescere il mercato e i nostri partner, l'attività di M&A è complementare. Siamo un'azienda da 23 miliardi di euro - ha spiegato - i nostri concorrenti più grandi difficilmente superano 1 miliardo, quando cresciamo del 10% cresciamo più del doppio del nostro più grande concorrente. Le acquisizioni sono complementari, la missione più importante del gruppo e far crescere il mercato».

È in questo contesto che ieri a Milano, il gruppo con il Politecnico di Milano ha presentato il primo 'Smart eyewear Lab' un centro di ricerca congiunto per progettare gli occhiali intelligenti del futuro.

Il progetto prevede un investimento di oltre 50 mlioni di euro e l'impiego di oltre 100 ricercatori. Il laboratorio, che sorgerà all'interno del futuro Parco dei Gasometri, nell'area di Bovisa a Milano, ospiterà attività di ricerca e sviluppo per la prossima generazione di occhiali connessi.

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