Economia

Mps, faro Ue sul consorzio dell'aumento

Crescono le Fondazioni: Compagnia San Paolo promette 10 milioni

Mps, faro Ue sul consorzio dell'aumento

L'Antitrust europeo ha messo nel mirino l'aumento di capitale di Mps. Più nel dettaglio, però, avrebbe acceso un faro sulla maxi commissione da 125 milioni di euro pagata all'asset manager Algebris e alle otto banche del consorzio di garanzia a fronte della sottoscrizione dell'eventuale inpotato, per un massimo di 857 mlioni di euro. A riportare la notizia è stato il Financial Times, che ha ricordato come le regole della Ue in materia di aiuti di Stato richiedano che l'intervento pubblico debba avvenire alle stesse condizioni dei privati. Secondo il quotidiano britannico, però, ai garanti dell'aumento è stato concesso un incentivo a differenza dei contribuenti italiani, che invece non hanno ricevuto alcuna riduzione del rischio.

La Commissione non commenta, limitandosi a ricordare, attraverso un portavoce, che «in generale spetta allo Stato membro valutare se una misura specifica comporti un aiuto di Stato» e che in tal caso debba essere notificata a Bruxelles «per la valutazione» prima della sua erogazione. Non risultano però avviati procedimenti, a riprova del fatto che si tratterebbe di valutazioni in fase quanto meno embrionale. La commissione pagata dalll'istituto guidato da Luigi Lovaglio a banche e Algebris, pari al 14,6% dell'ammontare massimo delle azioni oggetto di garanzia contro una fee media del 3-5% per gli aumenti di capitale, è stata giustificata dai garanti con l'elevata rischiosità di quello senese. Continuano intanto ad arrivare le adesioni all'aumento da parte delle Fondazioni. Dopo i 10 milioni di euro stanziati da Cariplo, ieri è stata la Compagnia San Paolo a promettere fino a 10 milioni, con Crt e Crc pronte a metterci, insieme, altrettanto. Altri enti sono stati invitati a contribuire alla raccolta fondi, con l'obiettivo di arrivare a 80-100 milioni. Una mano dovrebbe arrivare anche dalle casse previdenziali: oggi un cda dell'Enpam esaminerà il dossier su Siena predisposto da Eurizon, gestore del portafoglio strategico Italia dell'ente.

In Borsa la banca senese chiude in calo dello 0,16% a 1,98 euro.

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