Economia

Mps, gip riapre indagini su Viola e Profumo sui crediti deteriorati

Il gip di Milano ha respinto la richiesta di archiviazione nei confronti degli ex vertici di Mps, Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvatori, per la vicenda relativa alla gestione dei crediti deteriorati

Mps, gip riapre indagini su Viola e Profumo sui crediti deteriorati

Ancora indagini sugli ex vertici del Monte dei Paschi di Siena. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Guido Salvini, infatti, ha respinto la richiesta di archiviazione presentata dalla procura nei confronti dell'ex presidente Alessandro Profumo, dell'ex ad Fabrizio Viola e dell'ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori in relazione alla vicenda del Mps e alla contabilizzazione delle operazioni sui derivati Alexandria e Santorini, che risalivano alla precedente gestione di Antonio Vigni e Giuseppe Mussari.

Il gip, inoltre, ha anche disposto la "trasmissione del fascicolo ai pubblici ministeri Civardi, Baggio e Clerici per le ulteriori indagini da svolgersi nei loro confronti" entro i prossimi nove mesi.

Al centro delle indagini, presunte false comunicazioni sociali relative all'iscrizione a bilancio dei crediti deteriorati da parte dei vertici di Rocca Salimbeni nominati nel 2012, dopo la crisi dell'istituto bancario.

In particolare va chiarito se, nel periodo di riferimento, ovvero tra il 2012 e il 2015, "la valutazione dei crediti iscritti a bilancio e nelle relazioni semestrali, e le corrispettive rettifiche, fossero corretti da un punto di vista contabile e giuridico, con specifico riferimento agli NPL (Non Performing Loans, crediti deteriorati, appunto)". È inoltre ancora necessario, scrive il giudice, "stabilire l'eventuale valore contabile corretto degli NPL, negli anni di riferimento, che - peraltro - avrebbero dovuto essere iscritti nei documenti contabili" e"verificare quale impatto economico e finanziario sui documenti contabili avrebbe avuto l'eventuale corretta rettifica individuata dalle consulenze mediante l'iscrizione corretta a bilancio".

Archiviata, invece, la posizione di Mps per quanto riguarda eventuali illeciti amministrativi perché "la procura generale ritrasmetteva il fascicolo senza procedere nei confronti della banca alla contestazione di violazioni amministrative e quindi il procedimento nei suoi confronti era a questo punto già definito con la conferma tacita dell'archiviazione".

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