Alla fine, come anticipato dal Giornale , il cda di Mps ha deciso di aumentare la richiesta di capitale al mercato per mettersi in linea con il severo diktat della Bce. Sarà di 2,5 anziché di 2,1 miliardi (quelli mancanti dopo gli esami dell'Eurotower) l'importo destinato alla ripatrimonializzazione dell'istituto senese. Rocca Salimbeni utilizzerà le risorse per rimborsare anticipatamente gli 1,07 miliardi di Monti-bond pagando sia le rate in scadenza nel 2015 e nel 2016 (complessivi750 milioni che hanno fatto lievitare il deficit misurato dall'Eurower) che i 321 milioni del 2017. La ricapitalizzazione sarà effettuata nella prossima primavera in seguito all'approvazione del bilancio. L'assemblea sui conti dovrà anche dare l'ok alla delega per l'aumento. Paiono, quindi, confermate le indiscrezioni secondo cui tra i desiderata del consorzio di garanzia (capitanato da Ubs come global coordinator affiancato da Citi, Goldman Sachs, e Mediobanca) vi sarebbe la riconferma dei vertici impersonati dal presidente Alessandro Profumo e dall'ad Fabrizio Viola sulla cui permanenza l'assise sarà chiamata a esprimersi.
Altri 220 milioni, inoltre, dovrebbero provenire dalle «ulteriori misure di capital management » che prevedono cessioni di partecipazioni non core (le dismissioni di Mps L&F e Consum.it sono in rampa di lancio ormai da più di due anni; ndr) e di attivi del portafoglio proprietario ad alto assorbimento patrimoniale, cioè i crediti non performing. Tali operazioni, si legge nella nota, non dovrebbero avere «impatti significativi sulla redditività prospettica» e porteranno il totale della manovra finanziaria che sarà sottoposta al placet della Bce a 2,72 miliardi.
L'annuncio del capital plan non è stato scevro da una piccola nota polemica. Il terzo punto della manovra è, infatti, rappresentato da una richiesta di mitigazione del deficit patrimoniale di 390 milioni di euro, pari alla differenza tra gli utili operativi stimati per l'anno in corso e quelli contenuti nell' adverse scenario che hanno contribuito alla richiesta monstre di 2,1 miliardi. Si tratta di una richiesta simbolica, ma di evidente valore «politico»: a fronte di un aumento da 2,5 miliardi già garantito dalle banche del consorzio, il Monte chiede alla Bce di Mario Draghi di ridurre il deficit da 2,1 a 1,7 miliardi circa poiché le assunzioni dell'esercizio erano troppo penalizzanti, soprattutto per una banca già sottoposta a un piano di ristrutturazione concordato con la Commissione Ue.
Dai contenuti del capital plan si deduce che Mps proseguirà, almeno per il momento, nella sua ottica stand alone . Sono infatti previste ulteriori azioni per migliorare la produttività commerciale dell'istituto e accelerarne il ritorno alla profittabilità. Uno dei punti cardine sarà il de-risking del bilancio, cioè l'eliminazione progressiva delle poste che assorbono capitale e una gestione «proattiva» delle sofferenze. A eventuali nozze, se mai vi saranno, Mps vuole presentarsi in buona forma.
In ogni caso, il ceo di Intesa, Carlo Messina, ha negato l'interesse per gli asset di Mps così come l'ad di Bnl-Bnp Paribas, Fabio Gallia, si è dichiarato non interessato alla partita. A Piazza Affari Mps ha guadagnato il 6,3% per cento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.