
dal nostro inviato ad Abu Dhabi
Mentre a Roma la battaglia politica sulla nomina del governatore di Bankitalia strepita sui guai bancari del passato irritando Francoforte, da Abu Dhabi l'ad di Unicredit, Jean Pierre Mustier, cambia marcia e lancia un messaggio rassicurante al mercato guardando al futuro.
«Il governo italiano e i regolatori hanno fatto un lavoro eccellente per il settore bancario, sono state trovate le soluzioni e oggi possiamo dire che è stato eliminato il rischio sistemico», ha detto ieri il banchiere francese nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, dove il gruppo ha inaugurato la nuova filiale Corporate & Investment Banking.
Nessun riferimento specifico al «caso Visco» o alle polemiche nostrane, Mustier non intende partecipare a un dibattito sterile dal punto di vista del mercato. L'ad di Unicredit adesso ha l'obiettivo di far capire agli investitori che con i salvataggi di Mps e delle ex Popolari venete per il sistema bancario italiano il peggio è alle spalle. Quanto al nuovo giro di vite ai crediti deteriorati arrivato dalla Bce, l'invito di Mustier (che con il progetto Fino ha già liberato il bilancio dal peso di 17,7 miliardi di sofferenze) è a non cristallizzare l'attenzione sulle singole decisioni annunciate da Francoforte «perché non dobbiamo correre il rischio di guardare il singolo albero e perdere di vista la foresta». Meglio dunque ragionare «con una visione di medio termine» sul quadro d'insieme dei provvedimenti che «serviranno per uniformare il sistema bancario europeo».
Le parole chiave degli incontri avuti in questi giorni a Abu Dhabi dai vertici del gruppo sono «visibilità» e «fiducia». Forti anche del rapporto consolidato con il fondo sovrano di Abu Dhabi, Mubadala (attraverso la controllata Aabar Luxembourg), che è rimasto in vetta tra gli azionisti con una quota di oltre il 5% dopo il successo dell'aumento di capitale da 13 miliardi. Proprio Abu Dhabi, dove il gruppo aveva già dal 2001 un ufficio di rappresentanza, è stata scelta come hub per i Paesi del Golfo e per la più estesa regione Medio Oriente e Africa. La nuova filiale inaugurata ieri da Mustier insieme al presidente Giuseppe Vita, offrirà assistenza ai clienti europei e supporterà la clientela locale, che include multinazionali, istituzioni finanziarie locali e fondi sovrani. Il business è ghiotto: la banca ha assistito transazioni nella regione per un controvalore di 6,5 miliardi di euro nel 2016. I Paesi del Golfo rappresentano il 6% circa dell'interscambio totale con la Ue e il quinto maggior mercato di esportazione per l'Europa. La regione sta anche rafforzando la propria posizione come hub commerciale dei principali Paesi emergenti di Asia e Africa: l'interscambio tra il Golfo Persico e Cina è stimato in oltre 110 miliardi di dollari Usa quest'anno.
«Dalle infrastrutture al comparto oil and gas, c'è un'importate accelerazione degli investimenti delle aziende italiane», ha spiegato il direttore generale, Gianni Franco Papa, citando Salini Impregilo che sta costruendo un ponte e il gruppo della cioccolata Venchi che sta sviluppando la sua catena in franchising.