«Nessuna anomalìa nell'attività di Unicredit»

Il cda, dopo il primo esame dell'audit interno sui prestiti a Bulgarella, conferma la fiducia ai manager

Il vicepresidente di Unicredit, Fabrizio Palenzona, incassa la fiducia del cda della banca dopo il coinvolgimento nell'inchiesta avviata dalla d'antimafia e dalla procura di Firenze. Nella nota diffusa al termine della riunione del board, convocato da tempo, l'istituto non nomina mai direttamente Palenzona. Ma spiega che l'ad Federico Ghizzoni ha riferito ai consiglieri «in merito alla situazione, oggetto in questi giorni di notizie di stampa, relativa al provvedimento di perquisizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze comunicato a Unicredit in data 8 ottobre, in base al quale alcuni esponenti della banca sono oggetto di indagini nell'ambito di un procedimento penale in connessione alla posizione del gruppo Bulgarella».

Gli affidamenti, viene sottolineato nel documento, sono stati concessi nei primi anni 2000 da Banco di Sicilia e Capitalia prima della loro fusione con Unicredit. Il cda ha preso anche atto delle risultanze dell'esame effettuato dall'Audit interno limitatamente a documenti e delibere per evitare ogni interferenza con le indagini in corso.

Da questa analisi non sono finora emerse anomalie nei processi, delibere e comportamenti degli esponenti aziendali coinvolti. Nonché del fatto, viene aggiunto, che ad oggi la banca non ha assunto deliberazioni definitive e, in particolare, che non risulta approvato alcun progetto di ristrutturazione del debito del gruppo Bulgarella. Di qui la conferma della fiducia ai manager con l'impegno «attivo» nel seguire gli sviluppi sia del procedimento penale sia delle verifiche interne.

Nel frattempo, il «caso Palenzona» è finito al centro di un'interrogazione presentata ieri da un deputato di Sel in Commissione Finanze alla Camera cui ha risposto il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, in rappresentanza del Tesoro. Zanetti ha spiegato che la vicenda è «all'attenzione» della Banca d'Italia che «non ha mancato di assicurare la propria collaborazione agli organi inquirenti nell'ambito delle indagini in corso». La stessa Bankitalia, nell'ottobre del 2014, aveva deciso il commissariamento della Bcc di Cascina dopo aver ravvisato durante alcune ispezioni una inopportuna concentrazione del rischio della banca con credito a poche, grandi e spesso insolventi società. Tra cui quella di Bulgarella che in questi giorni, tramite i suoi legali, ha chiesto di essere ascoltato subito dai pm fiorentini per chiarire la sua posizione.

Il cda di Unicredit ieri ha infine

cooptato Mohamed Hamad Ghanem Hamed Al Mehairi quale consigliere non esecutivo. Al Mehairi, attuale ceo di Aabar Investments, primo socio dell'istituto con il 5,05% del capitale, prende il posto del dimissionario Al Husseiny.

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