Gliwice (Polonia)In Europa l'auto continua a perdere colpi e tra i grandi costruttori quasi nessuno fa profitti. Ma non per questo si deve cedere allo sconforto. Anzi. Secondo Steve Girsky, il supermanager Usa spedito di qua dell'Atlantico da Gm con il compito di raddrizzare i conti di Opel, «per tornare a fare utili, una ristrutturazione del settore è assolutamente necessaria», ha affermato in occasione dell'inaugurazione di una nuova linea produttiva in Polonia. E anche dopo i recenti annunci di chiusure di fabbriche, rimane il problema dell'eccesso di capacità produttiva. Opel, che già ha messo i sigilli sull'impianto di Anversa nel 2010, fermerà anche quello di Bochum, in Germania, nel 2016 (fino a quell'anno non ci saranno licenziamenti).
Ma il grosso dei risparmi dovrebbe venire dall'ottimizzazione dei costi di produzione, con il ricorso sempre più ampio ad architetture modulari, e grazie alle sinergie di scala attese dai primi frutti concreti dell'alleanza con il gruppo Psa Peugeot-Citroën.Opel, il rilancio nell'Ue grazie all'intesa con Psa
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.