Economia

La "pace fiscale" in 5 mosse ​Ecco quando e come pagare

Dalle mini cartelle alle liti con il Fisco: ecco cosa cambia con il decreto. Due finestre nel 2019 per chiudere i contenziosi

La "pace fiscale" in 5 mosse ​Ecco quando e come pagare

La "pace fiscale" è partita. Con il dl Fisco il governo di fatto dà il via ad un condono per chi ha i conti in sospeso con le Entrate. I paletti per la pace fiscale sono chiari: non si potrà dichiarare più di un terzo dell'imponibile rispetto all'anno precedente con un tetto massimo di 100mila euro all'anno fino alle dichiarazioni entro il 31 dicembre 2017. Non si potrà accedere al condono se la dichiarazione è stata completamente omessa. Sulle tempistiche va sottolineato che ci saranno due finestre: una ad aprile e un'altra a maggio 2019.

Verbali di constatazione - Sul fronte condono inoltre ci sono novità anche per i verbali di constatazione. Per chi è stato raggiunto da un rilievo, c'è la possibilità di definire il contenuto dei processi verbali di constatazione entro la data in cui il decreto fiscale enterà in vigore.

Avvisi e notifiche - Poi, come sottolinea ilSole 24 Ore, tutti gli accertamenti notificati entro l'entrata in vigore del decreto potranno essere definiti con il pagamento delle imposte senza sanzioni o interessi entro un mese. A patto però che non siano stati impugnate le contestazioni.

Le mini cartelle (Multe e bollo auto) - Novità anche sulle mini cartelle: stralcio per gli avvisi con multe e bolli auto che non sono stati pagati. Di fatto questa è il punto principale del decreto che riguarderà almeno 10 milioni di contribuenti. Entro la fine del 2018 verranno dunque saranno eliminate tutte le cartelle fino a mille euro.

Le liti pendenti - Cambiamenti anche sulle liti pendenti: se il contribuente vince lo scontro col Fisco, allora pagherà solo il 50% del valore della lite con esito positivo in primo grado, solo il 20% in appello.

Sigarette elettroniche - Infine una novità riguarda anche i concessionari e i venditori di sigarette elettroniche. Con un versamento del 5% della cifra chiesta dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si potranno chiudere i contenziosi che non sono passati in giudicato.

Per accedere a questa via di fuga bisogna presentare richiesta entro il 30 aprile 2019.

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