Economia

Passera: «Windjet vuole farcela da sola»

Passera: «Windjet vuole farcela da sola»

Windjet non è più un'opzione per Alitalia. «Cercheremo altre vie per risolvere la faccenda, loro non vogliono andare avanti», ha riferito, al termine del tavolo di ieri al ministero per lo Sviluppo economico, Stefano Rantuccio, ad della compagnia catanese. Che ora vuole proseguire da sola.
Il ministero «ha offerto il massimo supporto per l'amministrazione straordinaria, ma Windjet ha deciso di continuare per conto suo, per valutare altre manifestazioni di interesse che dice di aver ricevuto», ha osservato il ministro Corrado Passera precisando che «un interesse strategico di Alitalia per Windjet è rimasto, ma non alle attuali condizioni». Il no di Alitalia era stato, d'altra parte, già anticipato dall'ad Andrea Ragnetti. «Il dossier con Windjet non si può riaprire, con loro non c'è più nessuna possibilità di ricominciare alcun tipo di dialogo», aveva detto entrando alla riunione.
Il fallimento della trattativa, secondo Alitalia, ha una doppia motivazione. In primo luogo, ogni accordo faticosamente raggiunto è saltato (prima quello del 29 giugno e poi quello del 2 agosto). In secondo luogo, perché Windjet è «un'azienda che non esiste neanche più, non ha nemmeno gli aerei», ha detto Ragnetti. «È ridotta molto male, ce ne siamo resi conto nel corso dei mesi, al ritmo di una scoperta al giorno», ha aggiunto evidenziando che al momento esiste solo «un avviamento commerciale e ci sono, spero degli slot, anche se abbiamo scoperto che non tutti operano legalmente».
I numeri di Windjet sono da atterraggio di emergenza: 10 milioni di euro di perdita nel 2011 e i debiti per circa 140 milioni. Da domenica gli aerei sono a terra, 800 tra dipendenti e indotto rischiano il lavoro e circa 300mila passeggeri sono da «riproteggere», cioè da sistemare su altri velivoli. Da oggi sul sito dell'Enac è pubblicato l'elenco dei voli disponibili fino al 31 agosto con supplemento di 80 euro sul biglietto Windjet. Il Codacons ha diffidato circuiti di pagamento e agenzie di viaggio dal versare i soldi dei biglietti alla compagnia catanese.
Alitalia a ieri mattina aveva «riprotetto» 6.700 passeggeri con voli speciali notturni. Ma, denuncia Ragnetti, opera in perdita. «I costi che non recuperiamo per fare riprotezione sono di 80mila euro al giorno», ha affermato replicando alle accuse degli ultimi giorni. «Soltanto un ingenuo può pensare che Alitalia abbia cercato scientemente di far fallire Windjet, che invece è fallita o fallirà semplicemente per cattiva capacità gestionale», ha concluso.
Il crac catanese travolge a cascata anche i tour operator russi che dovranno rimborsare per milioni di euro i propri clienti. Quelli italiani, invece, si sono accollati il costo delle riprotezioni per centinaia di migliaia di euro.
Intanto Adusbef e Federconsumatori chiedono il commissariamento dell'Enac. Che replica: «Sarebbe stato irresponsabile un nostro intervento durante una trattativa». Mentre gli scali stanno tornando alla normalità, a Catania continua la protesta dei lavoratori Windjet. Con tanto di lettera ai clienti: «Le trattative si sono protratte sino al culmine dell'alta stagione, quando è saltata l'intesa.

Non sapremmo dire perché ciò sia accaduto poco prima dell'inizio o durante le tue vacanze».

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