Economia

Pensioni, in Italia c’è chi riceve l’assegno da 40 anni

Pensioni, in Italia c’è chi riceve l’assegno da 40 anni

Le pensioni pagate da 40 anni in Italia sono oltre 500mila. Si tratta degli assegni dei baby pensionati e i dati sono contenuti nell’Osservatorio INPS sulle pensioni 2021. I dati parlano di 561mila pensioni pagate dal 1981 dall’Istituto e che pesano inevitabilmente sulle casse dello stesso.

Il sistema delle baby pensioni emerge dai dati INPS laddove l’età media di chi ha ricevuto l’assegno nel pubblico impiego 40 anni fa era di 44 anni.

Nelle 561mila pensioni risalenti al 1981, e agli anni precedenti, rientrano quelle di vecchiaia, dei superstiti e quelle d'invalidità previdenziale. Il numero scende a 318mila se si considerano gli assegni d'invalidità civile.

Nel settore privato dal 1980 l’età media alla decorrenza delle pensioni è di 41,8 anni per un importo medio di 587 euro (in questo dato però rientra la bassa età media alla decorrenza delle pensioni ai superstiti e d'invalidità previdenziale); 53.634 sono le pensioni di vecchiaia con un’età media di 53,7 anni.

Per il settore pubblico per le pensioni che risalgono almeno al 1980 l’età media alla decorrenza è di 41,2 anni, per quelle di vecchiaia di 44 anni (21.104), per un importo medio mensile di 1.525 euro. A 40 anni fa risalgono anche 16.787 pensioni d'inabilità (38,2 anni l’età media) e 15.383 assegni ai superstiti con 40,8 anni alla decorrenza e un assegno medio mensile di 1.181 euro.

Oltre 40 anni fa si poteva andare in pensione nel pubblico impiego anche con soli 19 anni, 6 mesi e un giorno di contributi; le donne sposate e con figli potevano congedarsi anche con 14 anni, 6 mesi e 1 giorno. Oggi per la pensione di vecchiaia l’età è di 67 anni. I giovani che oggi lavorano tra mille difficoltà finanziano quindi le pensioni di chi ha lavorato per una piccolissima parte della sua vita. La spesa delle baby pensioni infatti, secondo il Rapporto d'Itinerari Previdenziali 2020, supera ogni anno i 7 miliardi di euro, con non pochi problemi per le casse dell’INPS.

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