I servizi finanziari, i pagamenti digitali e la consegna dei pacchi crescono ancora in casa Poste Italiane. Mentre resta al palo la corrispondenza. Una breve fotografia che tradotta in numeri ha evidenziato luci e ombre tra i dati di conto economico del gruppo.
I segni meno che tanto hanno spaventato il mercato, però, sono più che altro imputabili al percorso di riassetto del sistema dei ricavi che, spiega l'ad Matteo Del Fante, punta a «una costante riduzione della dipendenza di Poste Italiane da partite non ricorrenti quali le plusvalenze. E comunque non ci sposta dai nostri obiettivi: il piano procede bene, non cambiamo la guidance 2019».
Conti alla mano, sull'utile del trimestre (439 milioni -9,5%) ha inciso una flessione del 31% delle plusvalenze da operatività finanziaria (in particolare sul portafoglio di Titoli di Stato) in calo da 402 a 261 milioni rispetto al primo trimestre 2018. Così, anche il risultato operativo (-12,2% a 617 milioni) «normalizzato» segna un +6% a 351 milioni. In calo dell'1,5% i ricavi a 2,8 miliardi (+3,5% il dato normalizzato a 2,569 miliardi). In dettaglio, per aree di attività, il segmento Corrispondenza, pacchi e distribuzione ha perso terreno con ricavi a 880 milioni (-2,1%), in linea con il consenso di 879 milioni, il business Pagamenti, Mobile e Digitale è cresciuto del 7,3% (140 milioni) grazie ai pagamenti con carte e al forte aumento del numero di operazioni; il fatturato dei Servizi Finanziari ha avuto un calo del 3,1% a 1,48 miliardi, ma si è attestato oltre le previsioni di 1,459 miliardi. Infine, i Servizi Assicurativi hanno messo a segno ricavi per 337 milioni (+4,3% sostenuti dai prodotti del ramo Vita e del ramo Danni) a fronte dei 336 milioni del consenso.
Le attività finanziarie totali a fine marzo sono salite a 525 miliardi (+11 miliardi rispetto a dicembre 2018) grazie all'andamento positivo della performance del mercato e all'incremento della raccolta netta su tutti i prodotti; i depositi sono aumentati di 6,6 miliardi e le assicurazioni hanno messo a segno una crescita di 1,5 miliardi.
Positivi gli analisti che hanno confermato i consigli di acquisto sul titolo nonostante la reazione dei mercati sia stata brusca: il titolo ha perso il 3,16% a 9,12 euro.
Secondo alcuni analisti si tratta di prese di beneficio dopo il rally (+56%) toccato dopo i minimi di ottobre. «Nel corso del 2019 ha concluso Del Fante - continueremo ad accelerare nel nostro percorso di trasformazione industriale. E proseguiranno, le nuove assunzioni nelle aree strategiche».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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