Preallarme per il patto di sindacato di Rcs: potrebbe essere convocato per il 21 settembre prossimo. A riferirlo, in una pausa del Workshop Ambrosetti di Cernobbio, è Francesco Merloni, patron del gruppo industriale di Fabriano e membro del patto che riunisce i grandi soci del gruppo editoriale. «Anche se le convocazioni non sono ancora partite», ha spiegato, la data che troverebbe disponibili tutti i soci è per ora fissata al 21 settembre. «Penso che si parlerà - ha detto - anche dell'andamento del titolo». Che ieri ha vissuto una giornata difficile, la seconda di fila, dopo il rally che lo ha portato in dieci sedute a quotare circa 3 euro, i massimi dal 2008.
Tanto che un esposto alla Procura di Milano in cui si ipotizza il reato di insider trading sull'andamento del titolo è stato presentato da un professionista (rimasto anonimo), assistito dall'avvocato Luigi Giuliano Martino. In particolare si fa notare nel documento che, dal primo gennaio al 5 settembre 2012, a fronte di un indice del mercato azionario di Milano che ha perso il 2,5%, il titolo Rcs ha fatto registrare un +272% ed è volato negli ultimi tre mesi a un +297%. Ora però ha tirato il freno: al termine della seduta di ieri Rcs ha ceduto il 28,44% a 1,55 euro dopo aver perso il 15% il giorno prima.
E ai giornalisti che gli chiedevano se fosse preoccupato per l'andamento del titolo, Merloni ha risposto: «No, ma qualcuno che rastrella c'è. Io non lo so, potrebbe essere che ci sia qualche evoluzione» nell' azionariato.
Quanto al piano di rilancio previsto per l'autunno, per Merloni è «prematuro» parlarne, così come di un eventuale aumento di capitale per il gruppo editoriale di via Solferino. «A mia conoscenza», continua, non ci sono piani per aumentare il flottante. «Questo è un momento importante per l'azienda - aggiunge - C'è un nuovo team di leadership, un nuovo ad, Scott Jovane, che si è impegnato nella predisposizione di un piano. Aspettiamo il piano e guardiamo alle performance industriali. I riflessi sul titolo verranno», conclude.
Dal canto suo, l'ad di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani cerca di stemperare la tensione, affermando che nel patto di sindacato di Rcs non si è aperta «nessuna riflessione» sugli ultimi rilevanti acquisti di azioni in Borsa, anche perchè «non c'è stato alcun incontro recentemente». Se sia in corso un tentativo di scalata, «non lo so - ha aggiunto - la Consob ha informazioni migliori delle mie. Ma il flottante è abbastanza piccolo e tutto il listino si è mosso».
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