Economia

Reddito di cittadinanza: scoperti 185 furbetti. Ma i numeri sono più alti

Secondo dati diffusi dall’Ispettorato generale del lavoro, sono 185 le persone che fino a giugno hanno incassato il reddito di cittadinanza senza averne diritto. I casi però sarebbero molti di più

Reddito di cittadinanza: scoperti 185 furbetti. Ma i numeri sono più alti

Incassano il denaro proveniente dal reddito di cittadinanza pur non avendone diritto per un motivo o per un altro. Con il passare dei giorni si scoprono sempre più furbetti che, credendo di non essere beccati, raggirano la legge Un malcostume che accomuna Nord, Centro e Sud Italia tanto che, come riporta il Corriere del Sera, si potrebbe fare un tour del Belpaese. Solo che, in questo caso, il più creativo non avrebbe la maglia rosa ma solo guai con la legge.

Due giorni fa a Palermo è venuto alla luce uno degli ultimi casi grazie ad una operazione della Guardia di finanza sul contrabbando di sigarette. Nel blitz sono state sequestrate otto imbarcazioni e arrestate diciassette persone. Tra i fermati c’è anche un uomo di Trapani che da giugno prendeva il reddito di cittadinanza e neanche una cifra piccola: mille euro al mese, infatti, finivano nelle sue tasche.

Un po’ più a nord, ecco Napoli. Nella città partenopea, a fine ottobre i carabinieri arrestano per spaccio di droga il 58enne Francesco Colantuono. Non per contrabbando di sigarette. Nel cruscotto della macchina aveva nascosto quasi un chilo e mezzo di marijuana e due etti di hashish. E non finisce qui. Ad Erba, in provincia di Como, durante controlli della Guardia di finanza sul lavoro nero al mercato rionale ecco che viene beccato un furbetto. Un uomo impegnato ad uno dei banchi di frutta e verdura. Ufficialmente, però, sarebbe disoccupato. E anche lui prende il reddito di cittadinanza: 535 euro e 85 centesimi al mese.

Questi sono solo alcuni dei casi scoperti. Secondo l’Ispettorato generale del lavoro, sono 185 le persone che finora hanno incassato il reddito di cittadinanza ma non ne avevano diritto. O perché lavoravano in nero o perché dediti ad attività criminali.

I dati, però, sono parziali perché si fermano a fine giugno. Non si esclude che possano essere ben più alti. In mancanza di notizie ufficiali si può effettuare una stima realizzata prendendo informazioni sui giornali e dalle tv. In modo ufficioso, sarebbero almeno 300 i casi di furbetti del reddito di cittadinanza. Numeri piuttosto bassi se si tiene conto che sono un milione circa le persone che usufruiscono del provvedimento e del fenomeno del sommerso che secondo l’Istat riguarda 3 milioni e 700 mila persone. Ci sono 44 mila persone che avevano il sussidio ma poi l’hanno perso o perché hanno trovato un lavoro o perché hanno guadagnato un po’ di più e non rientrano nei limiti fissati dalla legge.

Come sottolinea il Corriere, c’è un ma. I furbetti scovati fino ad oggi sono il risultato di quella che viene chiamata “pesca a strascico”. In sostanza, le persone che imbrogliano sul reddito di cittadinanza non sono beccati grazie a controlli mirati ma a seguito di controlli di altro tipo.

Le cose, però, cambieranno a breve. Una circolare della Guardia di finanza del mese scorso dispone una serie di controlli mirati proprio per scovare chi ha truffato sul reddito di cittadinanza. Ciò potrebbe permettere di scoprire altri individui che percepiscono il denaro della misura ideata per combattere la povertà senza averne diritto.

Poi vi è il caso di un uomo, Giovanni Benito Firenze, di Castelvetrano che prende il reddito di cittadinanza. Nessuna truffa, tutto in regola. L’onesto cittadino, sentendosi quasi in debito ha deciso di mettersi al servizio della città. Ogni giorno scende in strada e pulisce le strade del suo paese.

Qualcuno potrebbe dire che i lavori di pubblica utilità sono uno degli obblighi previsti per chi prende il reddito di cittadinanza. Vero, ma le regole sono state definite solo poche settimane fa. Giovanni, con grande umiltà e senso di responsabilità ha fatto tutto da solo.

Esempio da seguire.

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