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A Riad il 49% degli hotel di Rocco Forte

Al fondo saudita Pif la quota di Cdp. Il gruppo valutato 1,4 miliardi. Obiettivo: raddoppiare la catena

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Dagli attrezzi per lo sport agli alberghi di lusso. Dopo aver acquisito il 6% di Technogym solo tre giorni fa, continua la campagna acquisti del fondo sovrano dell'Arabia Saudita Pif. Attuale proprietario della maggioranza del Newcastle e anche dei quattro principali club della Saudi Pro League, il Public investment fund ha rilevato il 49% del gruppo Rocco Forte, con cui condivide anche l'azionariato di Azimut Benetti. L'intesa prevede che Pif - uno dei fondi sovrani più grandi al mondo con risorse per 430 miliardi di euro e motore economico di Saudi Vision 2030 - rilevi la partecipazione nelle mani di Cassa Depositi e Prestiti e investa per accelerare l'espansione del gruppo, che continuerà ad avere nella famiglia Forte l'azionista di maggioranza. L'obiettivo dei sauditi è quello di raddoppiare le dimensioni della catena nei prossimi cinque anni, con nuovi hotel in Medio Oriente, Italia e Stati Uniti.

Rocco Forte è stata valutata 1,4 miliardi di sterline incluso il debito (1,6 miliardi di euro), con i sauditi al 49% e la famiglia Forte al 51%. In dote, 14 hotel e resort, 20 ville private, e tre hotel in fase di completamento. L'accordo, si legge nella nota, prevede la vendita dell'intera partecipazione da parte di Cdp Investimenti, controllata di Cassa Depositi Prestiti, e «un elemento di capitale primario» da parte di Pif, «che accelererà l'espansione del marchio sia nei mercati globali esistenti che in quelli nuovi».

Rocco Forte resterà presidente esecutivo, insieme alla vicepresidente Olga Polizzi, con cui ha fondato il gruppo delle hotellerie di lusso nel 1996. Anche Charles Forte, Lydia Forte e Irene Forte continueranno a ricoprire ruoli chiave nell'azienda, assistita da Rotschild come advisor finanziario.

«Pif è un partner eccellente per noi in futuro. Nel corso delle trattative abbiamo instaurato un ottimo rapporto. Condividono la stessa visione del marchio e della strategia futura del gruppo con la stessa ambizione di avere una visione a lungo termine. Non vedo l'ora di lavorare con Pif per espandere il gruppo e migliorare l'alto livello di servizio che offriamo ai nostri clienti», ha dichiarato Rocco Forte, che ha ringraziato Cdp «per aver condiviso questi fruttuosi otto anni».

«In qualità di investitori attivi a lungo termine, Pif continuerà a investire strategicamente in settori promettenti per ottenere rendimenti sostenibili a livello globale», ha aggiunto Turqi Al Nowaiser, responsabile della divisione investimenti internazionali di Pif.

Nel 2023 il fondo sovrano dell'Arabia Saudita, è entrato nel gruppo della cantieristica Azimut-Benetti come socio con una quota del 33 percento. Mentre solo tre giorni fa i sauditi hanno puntato 111 milioni di euro su Technogym, la multinazionale italiana delle macchine per fitness, rilevando il 6% del capitale e ritagliandosi il ruolo di «investitore di minoranza di lungo termine» nella società controllata dal fondatore e amministratore delegato, Nerio Alessandri. Nel recente passato proprio Pif aveva esaminato il dossier dell'Inter, senza tuttavia finalizzare l'operazione.

Infine, nel 2021, il fondo è entrato con una quota di minoranza nella Horacio Pagani, la casa modenese delle hypercar fondata e guidata dall'imprenditore argentino.

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