Riforma fiscale, stop al Superbollo

Leo: "Momento magico per agire". Ma Confindustria avanza dubbi su coperture

Riforma fiscale, stop al Superbollo
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Il cantiere della riforma fiscale si arricchisce sempre di nuovi contenuti. Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo ha confermato l'obiettivo di arrivare all'aliquota Iva zero per beni di prima necessità nel quadro di un ridisegno complessivo dell'imposta e sempre trovando «le risorse adeguate». Confermata anche la riforma dell'Irpef con il passaggio da 4 a 3 aliquote, che dovrebbe partire già dal 2024, alla possibile riduzione della tassazione per le tredicesime dei dipendenti, dagli interventi per le famiglie e la natalità (ragionando sul reddito disponibile, ha suggerito il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti) alla sforbiciata sulle microimposte, a partire proprio dal superbollo auto. «Siamo in un momento magico di collaborazione tra governo, Agenzia delle Entrate, professionisti, accademia quindi o ci riusciamo adesso o mai più», ha sottolineato ieri Leo nel corso di un convegno.

Proprio l'intervento sul superbollo auto introdotto dal governo Monti nella fase emergenziale ha ricevuto un plauso immediato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Significa, ha chiosato, «dare ossigeno al mercato, sostenere nei fatti un settore prezioso come l'automotive che coinvolge, in modo diretto e indiretto, milioni di famiglie».

Ma a determinare cosa si potrà fare davvero saranno le risorse a disposizione, e la prima verifica si avrà in autunno con la Nadef, da cui arriverà il quadro delle risorse per la prossima manovra. Al momento si parte con il tesoretto di 4,5 miliardi in deficit già ricavati col Def e destinati alla riduzione delle tasse. Proprio sul nodo delle risorse per attuare la riforma, intanto, esprime qualche dubbio Confindustria. «Resta poco decifrabile il tema delle coperture finanziarie», evidenzia in audizione il vicepresidente per il credito, la finanza e il fisco di viale dell'Astronomia, Emanuele Orsini. «Una prima fonte di entrate potrebbe venire dalla revisione delle agevolazioni fiscali», suggerisce, invitando però ad evitare «colpi di scure». Anche la flat tax incrementale per Confindustria è di «difficile attuazione». Pe ril presidente dell'associazione, Carlo Bonomi, sarà la legge di Bilancio «il vero banco di prova».

Intanto, da ieri pomeriggio è possibile inviare il modello 730 precompilato (previo accesso tramite Spid o Cie) dall'area riservata del sito delle Entrate.

I contribuenti potranno decidere se accettare il modello o, eventualmente correggerlo (pratica che si può effettuare anche ricorrendo ai professionisti dell'assistenza fiscale come Caf e commercialisti). Il termine per gli invii scade il 2 ottobre.

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