
Una cortina volante di alluminio, fibre di carbonio e microchip potrebbe calare presto sull’Europa dell’Est. I Paesi della Nato al confine orientale del Vecchio Continente, dalla Norvegia alla Polonia e alla Finlandia passando per le nazioni baltiche, rispondono infatti alla minaccia russa che potrebbe materializzarsi nei prossimi anni schierando una vera e propria “muraglia di droni” a difesa dell’area che per prima potrebbe essere attaccata dall'esercito del Cremlino.
Il progetto militare di cui dà conto in queste ore la rivista Newsweek fa parte di una “nuova e radicale” iniziativa volta a proteggere il fianco orientale dell’Alleanza Atlantica. Nelle previsioni degli strateghi della Nato i velivoli senza pilota dovrebbero sfruttare tecnologie all’avanguardia per contrastare “incursioni e tattiche di guerra non convenzionali”. “Un confine di droni”, afferma il ministro degli Interni della Lituania Agné Bilotaite, “permetterà di difenderci dalle provocazioni di Paesi “ostili”
Il settimanale Usa definisce “ambizioso” il piano a cui hanno aderito sei Paesi europei. Un ruolo importante nel progetto lo starebbe giocando la Germania sempre più impegnata a realizzare la sua Zeitenwende in materia di difesa e politica estera anche grazie alla presenza sul suo territorio di importanti colossi dell’industria bellica. Il prossimo cancelliere della Germania Friedrich Merz, il quale ha più volte parlato delle minacce che provengono dalla Russia guidata da Vladimir Putin, sarebbe pronto ad appoggiare partner industriali tedeschi come Quantum Systems che già producono centina di velivoli senza pilota al mese. Da tale azienda fanno sapere che una prima “linea operativa” potrebbe essere schierata entro un anno, a patto però che si materializzino il “giusto coordinamento politico” e una strategia a livello europeo e della Nato.
La muraglia di droni da ricognizione sarà basata sull’intelligenza artificiale e supportata da una rete di sensori, di satelliti da sorveglianza e "piattaforme di contromisura mobili” finalizzate a rilevare e disinnescare potenziali minacce. Defense Estonia, un consorzio di aziende di sicurezza, evidenzia in un comunicato che il sistema militare contribuirà a garantire la resilienza dell’Europa contro i pericoli che arrivano dall’esterno e gli aggressori.
Il dispiegamento di droni è stato già avviato in Polonia. Inoltre, Varsavia quest’anno ha annunciato l’intenzione di mettere in piedi un’infrastruttura di sorveglianza fortificata lunga 700 km ai suoi confini. Anche altre nazioni si stanno attrezzando per rafforzare le frontiere scavando trincee e installando “denti di drago” per fermare l’eventuale avanzata di carri armati nemici.
L'Estonia ha intanto inaugurato il primo centro di addestramento all'utilizzo dei velivoli senza pilota del Paese baltico. Il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur ha affermato che il centro costato circa cinque milioni di euro e finanziato dal ministero della Difesa del Lussemburgo permetterà di rafforzare ulteriormente le capacità difensive del Paese. Pevkur ha quindi precisato che "la decisione, presa questa settimana dal governo, di stanziare ulteriori finanziamenti per la difesa ci dà l'opportunità di rafforzare e migliorare sia le nostre capacità nell'ambito della guerra elettronica che le nostre competenze nell'uso dei droni in combattimento tanto con funzioni difensive che offensive".
Lo spiegamento di velivoli senza pilota a guardia dell’Europa orientale si inserisce in un contesto di crisi nei rapporti tra Washington e i suoi alleati storici. Tra gli scenari peggiori, spesso trapelati sui media, vi è la possibilità che gli Stati Uniti ritirino una parte del loro contingente al momento presente nel Vecchio Continente per concentrarsi sulla competizione con la Cina. Di recente, poi, il presidente americano Donald Trump ha minacciato di defilarsi dai negoziati per la fine del conflitto in Ucraina confermando la sua insofferenza per le questioni europee.
Mosse azzardate da parte della Casa Bianca potrebbero incoraggiare il Cremlino a "tastare il terreno" mettendo a dura prova la coesione dell'Alleanza Atlantica. Che adesso, anche con la muraglia di droni, si prepara al peggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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