Economia

"Rilevata un'anomalia tecnica". E ora sul Cashback cambia tutto

Mancata acquisizione di alcune transazioni nelle giornate del 18 e del 29 dicembre. Risolto il problema. E ora chi non aveva raggiunto le 10 transazioni a Natale potrebbe vedersi riconosciuto il Cashback

"Rilevata un'anomalia tecnica". E ora sul Cashback cambia tutto

Qualche intoppo, è evidente, c’è stato. L'impossibilità iniziale di inserire i metodi di pagamento, il boom di accessi, le transazioni che non vengono registrate, i reclami degli iscritti, le lamentele di chi non lo ritiene uno strumento funzionale. Il Cashback di Stato, una delle misure più sponsorizzate dal dimissionario Conte, ha sollevato non pochi interrogativi negli utenti che hanno aderito al programma. Perché non vediamo le transazioni nell'app IO? Perché non tutti gli acquisti sono validi? Quando verrà pagato il rimborso conquistato? Non tutte le domande hanno ancora trovato risposta, ma ci sono alcune novità. Una in particolare, davvero importante: chi a dicembre s'è visto escluso dal rimborso per non essere riuscito a raggiungere il minimo di 10 transazioni ora potrebbe essere ripescato in extremis.

Le transazioni del PagoBancomat

Nei giorni scorsi ilGiornale.it aveva segnalato il ritardo nella registrazione delle operazioni del circuito PagoBancomat. Il 20 gennaio, dopo il nostro articolo, la società dei pagamenti ha rimesso in riga il sistema e molti utenti si sono visti conteggiare il dovuto. Tutto a posto? Non proprio. Qualche inciampo si era infatti verificato pure nella pratica dell’extra Cashback di Natale, quello teoricamente concluso il 31 dicembre 2020. I conti non tornavano e così i tecnici hanno scovato una "anomalia tecnica" che ora potrebbe cambiare l'esito di molti italiani. "Nell’ambito delle attività di monitoraggio e verifica dei flussi di pagamento effettuati nel mese di dicembre 2020 tramite strumenti di pagamento elettronici attivati per la fase sperimentale del Cashback - si legge in una nota ufficiale - Bancomat S.p.A. ha rilevato un’anomalia tecnica che, per le giornate del 18 e del 29 dicembre, ha comportato la mancata acquisizione di alcune transazioni a circuito PagoBancomat sul totale di quelle inviate al sistema gestito da PagoPA S.p.A. per il calcolo delle operazioni valide ai fini del rimborso”.

In sostanza nel periodo natalizio s'è verificato un buco di due giorni, peraltro nel sistema di pagamento che - teoricamente - dovrebbe creare meno problemi. Diversi utenti infatti avevano segnalato che alcuni degli acquisti non erano stati registrati. “Questi ultimi flussi sono già stati acquisiti dal sistema Cashback - assicurano ora dall'app IO - per consentire l’aggiornamento tempestivo dei conteggi relativi alla fase sperimentale. A seguito di questo aggiornamento, alcuni partecipanti al programma potrebbero vedersi riconoscere il diritto a ricevere il rimborso dell'Extra Cashback di Natale (raggiungendo, cioè, la soglia minima delle 10 transazioni necessarie) o, in altri casi, potrebbero avere diritto a un rimborso di importo superiore a quello già notificato”. La situazione rivista nei prossimi giorni verrà visualizzata nella sezione portafoglio dell’app IO. E l’accredito dei relativi importi avverrà entro fine febbraio 2021, “secondo le tempistiche previste dalla norma per i bonifici del periodo sperimentale”. Tutti contenti. Ma chi ci dice che il problema non si riperesenterà in futuro?

Perché non vedo gli acquisti?

In fondo sono già tantissimi gli utenti che, anche nella fase 2021, hanno denunciato la mancata visualizzazione di transazioni ritenute valide. Impossibilitata a rispondere ad ognuno personalmente, in una nota l’app IO ha provato a spiegare le dinamiche che regolano l’adesione e il conteggio dei dati, compresi i casi in cui l’utente potrebbe ritrovarsi con un acquisto non valido, “posto che il mancato conteggio di alcune operazioni corrisponde esclusivamente a casi circoscritti e che possibili ritardi non intaccano i rimborsi”. Ecco allora quali sono i casi più ricorrenti rilevati nelle richieste di assistenza.

1) Iniziamo con le cause che rendono le operazioni inutili al fine del rimborso, quelle cioè che non possono essere conteggiate né oggi né in futuro. Due i casi possibili

:

- Una transazione potrebbe non essere stata riconosciuta perché gestita tramite Acquirer non ancora convenzionati, cioè dei soggetti che forniscono i dispositivi di accettazione (come i POS) agli esercizi commerciali. “L’adesione al Cashback - spiega la nota - è volontaria non solo per i cittadini ma anche per gli operatori del settore dei pagamenti. Già alla partenza del programma la copertura del mercato si è attestata attorno al 90%", ma può capitare di incappare in un negozio con Pos non convenzionato. Come fare per non restare fregati? A questo link si può trovare l’elenco degli Acquirer aderenti ad oggi: https://io.italia.it/cashback/acquirer/

- La mancata registrazione potrebbe accadere anche nel caso in cui l’acquisto sia “avvenuto attraverso uno strumento di pagamento che al momento non è ancora possibile registrare per il Cashback (ad es: una carta valida sia come PagoBancomat sia come carta di debito sul secondo circuito; app come Apple Pay, Google Pay o simili)”. Per verificare che il metodo di pagamento sia utilizzabile, a questo link si può trovare l’elenco completo: https://io.italia.it/metodi-pagamento/


2) Ci sono poi le transazioni “valide” ma non ancora registrate sull’app IO. Perché accade?

- Normalmente prima che l’acquisto venga visualizzato sull’app IO, questo deve essere contabilizzato dalla banca. Si tratta di un'operazione che richiede del tempo. A quel punto “possono passare tre giorni lavorativi dalla sua contabilizzazione, ma in alcuni casi possono occorrere tempi più lunghi (ad es. se l’acquisto avviene a ridosso del weekend o durante festività)”.


- In altri casi, invece, la mancata visualizzazione può essere condizionata da “rallentamenti all'effettiva ricezione nel sistema Cashback delle transazioni inviate dagli Acquirer a PagoPA”. “Si tratta di tempistiche tecniche - si legge nella nota - indipendenti dall'app IO e che in nessun modo inficiano sull'eventuale diritto al rimborso. In questi casi, le transazioni valide per il Cashback saranno sempre recuperate dal sistema”. Magari ci vorrà del tempo, ma prima o poi tutti potranno vederle nel loro portafoglio. “Proprio per la natura automatizzata del 'Centro Stella dei pagamenti elettronici' alla base del programma, infatti, nell’ambito del Cashback non possono sussistere altre cause e situazioni di mancata acquisizione di transazioni”.

Il caso degli scontrini

C’è poi da far notare che alcuni utenti, dopo aver contattato il servizio di assistenza dell’app IO, si erano sentiti chiedere una copia dello scontrino POS della transazione. Si tratta, spiegano nella nota, di una “soluzione temporanea, adottata con un obiettivo specifico: consentire, nelle settimane della fase sperimentale (Extra Cashback di Natale) di effettuare verifiche ad hoc per individuare possibili casistiche anomale o non note prima dell’avvio del programma; e poter offrire una rassicurazione ulteriore agli utenti circa l’opportunità di indagare possibili casi residuali, in un momento in cui non sono ancora comprese da tutti i partecipanti le dinamiche di acquisizione delle transazioni che contribuiscono al calcolo dei rimborsi”.

Questa soluzione, comunque, “rimarrà disponibile fino all’introduzione della funzionalità sull’app IO che sarà implementata progressivamente insieme alle banche e permetterà agli utenti di attivare ai fini del Cashback anche la carta di debito sul secondo circuito della propria carta PagoBancomat”.

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