L'App Io non registra transazioni Bancomat. Cosa succede al cashback?

Da qualche giorno gli utenti non vedono registrare le transazioni effettuate con il circuito PagoBancomat. Le spiegazioni della società e dell'App Io

L'App Io non registra transazioni Bancomat. Cosa succede al cashback?

Sia ieri alla Camera dei Deputati che stamattina al Senato, Giuseppe Conte ha citato il successo ottenuto dall’App Io, nota ai più per il Cashback di Stato. L’applicazione, ha detto il premier, a settembre non esisteva e oggi invece “è in uso da parte di 9 milioni e 300mila cittadini, e sarà questa la chiave per accedere ai servizi in modo facile ai servizi semplificati della Pa”. La sfortuna del presidente sta tutta nelle tempistiche. Mentre infatti Conte alla Camera si vantava dell’applicazione, sui social (e non solo) montava la polemica per i ritardi accumulati nel conteggio delle transazioni del Cashback.

La risposta dell'App Io

Da giorni infatti migliaia di italiani riscontrano diversi problemi. Il sistema in alcuni casi è fermo all’11 gennaio (qualcuno anche prima, in base alle spese effettuate) e non registra più i pagamenti effettuati con il circuito PagoBancomat. Perché? Gli utenti hanno chiesto spiegazioni, sia sui social che attraverso l’App, senza però trovare risposte dirette o precise. “Al momento, l'ingente volume di richieste di assistenza ricevute, non ci permette di rispondere a tutte le singole segnalazioni”, si legge nel messaggio ricevuto dal servizio di assistenza. In generale comunque l'App registra le transazioni solo dopo che “il sistema gestito da PagoPA (responsabile dell’infrastruttura tecnologica alla base del programma) riceve dai cosiddetti 'Acquirer convenzionati', cioè i soggetti bancari che elaborano i pagamenti effettuati dai cittadini iscritti al programma”. Ci sono dunque tempi tecnici, che all’inizio si diceva essere in media di tre giorni dalla contabilizzazione in banca, ma che “in alcuni casi" possono richiedere "anche più tempo”.

“Più tempo”, però, nessuno si aspettava potesse significare oltre una settimana. Agli utenti curiosi, l’App ha suggerito alcune possibili motivazioni: la transazione potrebbe essere stata gestita da un Pos di un “soggetto non ancora convenzionato”; il soggetto potrebbe aver usato la carta PagoBancomat “ma il pagamento è avvenuto tramite il secondo circuito presente su quella stessa carta che non risulta attivo per il Cashback” (tipo il sistema Maestro, che molti non riescono ad attivare); oppure potrebbe aver pagato con Google Pay o Apple Pay, che però non sono ancora supportati.

I problemi: transazioni non registrate

In realtà a non essere ancora registrate sono soprattutto transazioni avvenute con il sistema PagoBancomat, già contabilizzate dalla banca, realizzate diversi giorni fa e senza usare strumenti tipo Google Pay. Come mai allora il ritardo? Lo abbiamo chiesto direttamente all’ufficio stampa dell’App Io, che ha negato “problemi” tecnici dell’applicazione. Dopo aver precisato che “in alcuni casi possono occorrere tempi un po’ più lunghi (sempre comunque indipendenti dall’app)”, ci hanno assicurato che tutte le transazioni “purché risultino valide in base alle condizioni di partecipazione al programma Cashback, presto verranno visualizzate sull’App Io”. Anche quelle di acquisti contabilizzati dall’11 gennaio in poi e ancora mancanti. Sarà un caso, ma dopo il nostro scambio di mail, in tarda serata di ieri, sulla home dell’App Io è apparsa la dicitura: “Entro il 20 gennaio verranno recuperate le eventuali transazioni PagoBancomat mancanti”. Dunque tutto bene quel che finisce bene. Ma dov’era il problema?

La nota di PagoBancomat

Probabilmente l’inghippo va cercato direttamente nel sistema PagoBancomat. Ieri sera infatti l’azienda in una nota ufficiale tenuto a informare la popolazione che “la visualizzazione su App IO delle transazioni a circuito PagoBancomat sarà ripristinata a partire dal 20 gennaio”. Inoltre, “è garantita la validità di tutte le transazioni effettuate sinora, conformi alle regole di partecipazione al Cashback, che saranno quindi nuovamente visibili al momento del ripristino del servizio”.

Cosa è il cashback

Come noto dopo il cashback natalizio, che ha permesso agli utenti di “recuperare” il 10% delle spese effettuate, il progetto “anti-contante” del governo ha preso il volo dal 1 gennaio. A chi farà almeno 50 transazioni ogni sei mesi verranno accreditati fino a 150 euro di cashback a patto che utilizzino per le compere strumenti di pagamento elettronici debitamente registrati sull’App Io. A inizio gennaio si erano iscritti al Cashback 5,8 milioni di cittadini, con quasi 10milioni di carte e bancomat. A ingolosire i contribuenti, però, stavolta c’è anche il supercashback: una sorta di gara a chi fa più operazioni, che garantirà 1.500 euro ogni semestre ai primi 100mila cittadini col più alto numero di transazioni.

La classifica varia ogni giorno e quella definitiva sarà visualizzata il 10 luglio 2021. Oggi chi ha effettuato molti acquisti con il PagoBancomat rischia di essere rimasto indietro. Ma forse il 20 gennaio potrà risalire in classifica.

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