Economia

Rispunta la Radiomarelli: da Lugano a Termini Imerese Il marchio ora svizzero punta all'ex impianto Fiat

Alcuni investitori che fanno capo alla svizzera Radiomarelli sarebbero disponibili a rilanciare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese e l'area industriale. Le trattative sarebbero in stato avanzato e il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che sta seguendo l'operazione, potrebbe portare il dossier sul tavolo del ministero per lo Sviluppo all'inizio della settimana.
Radiomarelli era una società italiana e fu tra le prime al mondo a produrre radio e televisori, nazionalizzata agli inizi degli anni '70 non sopravvisse alla crisi. A differenza del marchio, che fu rilevato, e dal 2010 è diventato la ragione sociale della ex Condri Commerce di Lugano, presieduta dall'italiano Saverio Ciampi. Radiomarelli Sa è una holding con attività diversificate (dall'e-commerce alla pubblicità al fotiovoltaico) che comprendono anche le rinnovabili. Ciampi e Radiomarelli si sono già impegnati in Sicilia come general contractor nel progetto della cooperativa Agro Verde per la realizzazione a Gela della più grande centrale fotovoltaica in Europa, un piano da 300 milioni.
La cassa integrazione per i circa 2mila ex dipendenti dello stabilimento Fiat di Termini, chiuso a fine 2011, scade a fine anno.

Lo Stato e la Regione Sicilia hanno stanziato 450 milioni (300 milioni per l'accordo di programma e 150 per riqualificare l'area), ma le autorità locali lamentano il fatto che sino a oggi non siano stato investito nemmeno un centesimo.

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