Economia

Rivoluzione bancomat: "Prelievi nei negozi"

Cambiamenti in vista per ciò che riguardo il prelievo di contanti. Se la richiesta di Banncomat verrà approvata dall'Antitrust, sarà possibile prelevare dal pos in qualsiasi negozio

Rivoluzione bancomat: "Prelievi nei negozi"

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato lo scorso dicembre ha annunciato che avrebbe portato avanti un procedimento relativo al servizio di prelievo di contante presso gli sportelli bancari automatici (ATM).

Tra le novità vi era anche l'applicazione di una commissione decisa autonomamente dalla banca che possiede lo sportello così da eliminare la commissione interbancaria. Una mossa però, come spiegato precedentemente in un nostro articolo, realizzata per scoraggiare l'uso del cash a favore dei pagamenti elettronici. Sono diversi tra i colossi bancari che stanno pensando di chiudere definitivamente le loro casse automatiche, capofila il gruppo Ing (Conto Arancio).

La grande novità però, come annuncia Alessandro Zollo, amministratore delegato di Bancomat, a MF-Milano Finanza è: "Se chi fornisce denaro potesse essere ripagato per il servizio che offre, i pos potrebbero essere usati al contrario, non per pagare ma per erogare contanti. Si avrebbe in più una capillarità territoriale a vantaggio degli utenti finali". In altre parole, qualora venga approvata la proposta, si potranno prelevare i contanti recandosi in un qualsiasi negozio che ha aderito al circuito Bancomat e farlo attraverso il pos. In Gran Bretagna questa è una soluzione che sta venendo resa obbligatoria a causa del non utilizzo degli Atm.

Verso la fine del mese dovrà pronunciarsi l'Antitrust ma questo non è altro che l'ultimo l'ultimo passaggio di una rivoluzione degli sportelli Atm. "Nonostante gli sforzi per spingere i consumatori a usare le carte, il pagamento in contanti resta ancora centrale in Italia e in Europa sia tra punti vendita sia tra privati. In Italia, più di 8 operazioni su 10 avvengono in contanti"- spiega Zollo e aggiunge - "circa il 75% dei prelievi, per circa 600 milioni, avvengono negli atm della banca che ha emesso la carta e quindi non prevedono commissioni".

Ciò significa che il tema riguarda quei clienti di una banca che prelevano in altri istituti che sono pari al 25% ed economicamente valgono 150milioni. "In questo tipo di prelievi la banca del titolare della carta paga 0,49 euro alla banca dell'atm. A questo punto il cliente può pagare una commissione prevista nel contratto stipulato con il suo istituto" che va da 0 a 3 euro. Il vero problema però è che i costi per l'erogazione del contante non sono più sostenibili. Chi fornisce denaro incassa solamente 0,49 euro a transazione, una cifra che non basta a compensare i costi di manutenzione. A partire da ciò viene ideata la proposta di far pagare al cliente solo chi ha un costo, ossia l'istituto che eroga il contante.

Un'altra importante novità è che il costo "sia dichiarato in anticipo e trasparente". In Francia la commissione è stata aumentata da 0,54 a 0,89 ma non è ciò che accadrà in Italia.

Bancomat, a suo dire, vuole rendere sostenibile il costo degli atm senza impattare i costi sui clienti.

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