
Le Corse all'Oro in America furono periodi di massiccia migrazione di cercatori in aree dove si scoprirono grandi giacimenti. Per questo ebbero profonde conseguenze economiche e sociali, portando alla fondazione di città e alla nascita di una vera e propria economia basata sull'estrazione mineraria. Le più famose avvennero in Colorado (1858-1861), nel Montana (dal 1862) e nel Klondike (1896-1899). Famosa anche quella delle Black Hills (1876). Ebbene, proprio in questa zona del Dakota del Sud, circa 150 anni dopo l'invasione dei coloni nel territorio allora abitato dai nativi americani starebbe ripartendo una nuova caccia al metallo prezioso. Secondo quanto riportato dalla Cbs News, l'aumento vertiginoso del prezzo dell'oro, cresciuto di oltre il 30% negli ultimi 12 mesi e stabilmente sopra 3.300 dollari l'oncia, sta infatti spingendo una nuova generazione di minatori a tornare in questo territorio, alimentando i timori sulle conseguenze per la regione di un nuovo ciclo di estrazione. Proprio mentre Donald Trump ha dato impulso al settore, emanando nel marzo scorso un ordine esecutivo per incrementare la produzione mineraria americana, e chiedendo l'accelerazione delle procedure di rilascio dei permessi e delle revisioni.
Nel 2002, quando venne chiusa una delle miniere del territorio, quella di Homestake, l'oro veniva venduto a circa 300 dollari l'oncia, 10 volte in meno del prezzo attuale. A oggi nelle Black Hills è operativa una sola miniera d'oro, ma diverse aziende hanno presentato proposte alle agenzie federali e statali per la costruzione di un nuovo giacimento, oltre a siti di perforazione esplorativa che potrebbero dare origine a miniere a pieno titolo. Subito si è scatenata l'opposizione delle tribù dei nativi americani e degli ambientalisti che denunciano che i progetti sono vicini a luoghi sacri, contamineranno i corsi d'acqua e lasceranno cicatrici al paesaggio. La società Dakota Gold prevede di rendere attiva una miniera a cielo aperto nel 2029 e sta inoltre valutando l'area vicino al vecchio sito di Homestake per costruire una miniera sotterranea.
Secondo i dati forniti dalla stessa Dakota Gold, il valore attuale netto dei depositi potrebbe variare da 1,6 a 2,1 miliardi di dollari. Secondo le stime, potrebbe creare fino a 250 posti di lavoro e farà incassare allo Stato di circa 400 milioni di dollari di tasse.