Economia

La scuola cerca 64mila insegnanti

Sono le cattedre previste dal concorsone del 2016. E negli ospedali si aprono altri 6mila posti di lavoro

Onofrio LopezUn «concorsone» da 63.700 posti: sono quelli garantiti dal bando del ministero dell'Istruzione che dovrebbe essere pubblicato a breve. La suddivisione dei posti è stata ufficializzata dal sottosegretario Davide Faraone: 6.800 per la scuola dell'infanzia, 15.900 per la primaria (le vecchie elementari), 13.800 per la secondaria di primo grado (le medie) e 16.300 per la secondaria di secondo grado (le superiori). Altri 10.900 posti saranno assicurati agli insegnanti di sostegno e agli stabilizzandi delle graduatorie a esaurimento (la cosiddetta «fascia F»).Il ministro Stefania Giannini ha fornito qualche anticipazione sul numero dei posti disponibili nelle varie materie di insegnamento. «Il concorso sarà un'occasione per recuperare insegnanti nelle discipline in cui storicamente mancano, come matematica e scienze, ma tra le materie più gettonate ci saranno anche lingue e italiano», ha dichiarato. Le indiscrezioni circolate hanno reso un po' più chiaro il quadro dei test che i concorrenti dovranno superare: una prova preselettiva (per la primaria) con 60 domande a risposta multipla inerenti l'ambito logico, la lingua inglese e le conoscenze informatiche. Sono previste, inoltre, una verifica scritta al computer con 28 domande di cui almeno 5 in lingua straniera e una prova orale di 45 minuti che consisterà in una lezione simulata.Altri 6mila posti di lavoro dovrebbero essere creati nel comparto sanità in virtù di un emendamento inserito nella legge di Stabilità per recepire la direttiva Ue sugli orari di lavoro. La norma stabilisce che il personale sanitario non possa lavorare più di 48 ore settimanali con turni non superiori alle 13 ore, un'indicazione difficile da rispettare in molti ospedali italiani. L'emendamento dovrebbe recuperare almeno 3-400 milioni connessi a risparmi dal minor ricorso alla medicina difensiva, cioè alla prescrizione di visite ed esami non strettamente necessari. Queste risorse consentirebbero l'assunzione di almeno 3mila medici e di altrettanti infermieri. Ovviamente, bisognerà aspettare l'approvazione della Stabilità e la successiva pubblicazione dei bandi per poter concorrere all'assegnazione dei posti.Ci sono anche Regioni che si sono messe all'opera, indipendentemente dalla disponibilità di risorse del Fondo sanitario nazionale. È il caso del governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che poche settimane fa ha portato all'approvazione una delibera della giunta che eroga oltre 5 miliardi per le 6.317 assunzioni negli ospedali, nelle Asl e negli istituti di ricerca. Anche il Lazio si è mosso nella stessa direzione. Il governatore Nicola Zingaretti ha firmato un decreto che sblocca le assunzioni e ha annunciato un concorso per l'immissione nei ruoli di 1.200 tra medici, infermieri e tecnici nei prossimi tre anni. La metà dei posti, tuttavia, sarà riservata alla stabilizzazione dei precari.La Regione Sicilia a ottobre ha adottato una delibera che fissa le piante organiche delle strutture sanitarie della Regione aprendo, di fatto, a 5mila assunzioni (stabilizzazioni comprese) nei vari complessi ospedalieri. Ovviamente, bisognerà sempre aspettare i bandi di concorso e, soprattutto, sperare nella clemenza della Corte dei Conti, che ha sollevato molti dubbi sull'opportunità di procedere alle assunzioni visto lo stato di dissesto delle finanze sicule.Ben più sicuri sono i posti garantiti da due concorsi di prossima scadenza. Il 23 dicembre scade invece il bando per 13 operatori socio-sanitari indetto dalla Comunità Oltradige di Egna, in provincia di Bolzano. I posti per gli italiani, però, sono solamente due e la certificazione di aggregazione al gruppo linguistico si ottiene dal Tribunale di Bolzano. Il 24 dicembre scade invece il bando del Policlinico di Bari per 11 borse studio per lo svolgimento di attività presso le diverse aree della rete trasfusionale italiana riservato a laureati in medicina, statistica, farmacia e scienze biologiche.

Nel 2016, infine, il ministero dei Beni culturali bandirà un concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di 500 figure professionali che dovranno occuparsi della tutela e della promozione del patrimonio culturale italiano.

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