Kazuo Hirai è certamente il più americano tra i top manager giapponesi, avendo vissuto 25 anni negli Usa. Da un anno al vertice di Sony, dove è presidente e amministratore delegato, ha pragmaticamente portato a termine una serie di ristrutturazioni, tra cui il turn over di tutti i top manager e il taglio di circa 10mila dipendenti, per riportare il colosso dell'elettronica di consumo in utile (risultato che dovrebbe già arrivare quest'anno), contro i 5 miliardi di dollari di passivo del 2011. Giacca di Zegna e una Maserati in garage a Tokio, Hirai, nel corso di una breve visita in Italia dove Sony impiega circa 180 persone, ha cercato di spiegare le prossime strategie del colosso dell'elettronica di consumo che, per primo, aveva lanciato con il Walkman, il mini mangiacassette, il concetto di musica da passeggio, mentre ora è in cerca di rinnovare la sua, comunque impressionante, linea di prodotti. Ed è proprio su questo che punta Sony con la Playstation 4. «Un prodotto - ha spiegato Hirai- nato per l'online, tanto che in Giappone abbiamo anche comperato un Internet provider per questo scopo».
L'idea di Sony è quella di rendere utilizzabile la sua piattaforma di videogiochi anche per gli altri suoi device. Prima di tutto gli smartphone, dove Sony ha presentato una serie di novità, tra cui l'Xperia Z, un prodotto di fascia alta e prezzo conseguente (oltre 600 euro) che, secondo Hirai, «non ha nulla da invidiare al Galaxy di Samsung». In realtà, sono stati proprio i coreani, con la fortissima concorrenza nel settore tv dove Sony era leader mondiale, a creare i maggiori problemi.
«Sul fronte delle tv - ha aggiunto - abbiamo fatto una forte ristrutturazione e saremo nuovamente profittevoli». Sony, dunque, come ha già fatto Apple, vede il suo futuro sempre più online. Quanto alle previsioni sull'economia mondiale, Hirai si dichiara conservatore. Insomma, la ripresa non è ancora certamente dietro l'angolo.
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