Economia

Occhio al reddito: cosa accade col Fisco e le cartelle

Il provvedimento, da inserire nel Dl Sostegni-bis, potrebbe essere anticipato da una comunicazione tempestiva del Mef

Occhio al reddito: cosa accade col Fisco e le cartelle

La sospensione dell'invio delle cartelle esattoriali, che sarebbe dovuta terminare oggi, pare destinata ad essere nuovamente procrastinata: col decreto proroghe, approvato ieri, l'esecutivo prende ancora qualche giorno per riflettere sul tema. Pare comunque evidente l'intenzione di spostare ancora più in là una data che terrorizza numerosi contribuenti, e che comunque presto o tardi arriverà in ogni caso.

La macchina fiscale, ferma dallo scorso 8 marzo, è pronta a ripartire già da lunedì, a meno che non venga inclusa una norma ad hoc nel decreto Sostegni-bis. Si parla di un ulteriore posticipo di un mese (quindi fino al 31 maggio) per quanto concerne l'invio degli oltre 35 milioni di atti esecutivi, ma c'è un problema di tempi da valutare. Il Dl, infatti, non dovrebbe arrivare prima di qualche settimana, quindi troppo tardi per intervenire ancora una volta a procrastinare l'attività di riscossione. Potrebbe dunque arrivare direttamente dal Mef, entro questo fine settimana, la comunicazione dell'ulteriore slittamento della ripresa degli invii fino al prossimo 31 maggio.

Cosa accadrà dopo il 31 maggio

Da un lato c'è chi (come Lega e Forza Italia), spinge per un ulteriore congelamento fino al 31 luglio, mentre tra i partiti di centrosinistra prevale l'idea di far ripartire l'attività del fisco dal 31 maggio, anche se in modo più "morbido", vale a dire con un occhio di riguardo verso quelle categorie più colpite dalla crisi economica. A beneficiare di un meccanismo di rientro dai debiti tributari più agevolato, e ancora da definire, potrebbero dunque essere coloro i quali, per i parametri riportati, (perdite di ricavi superiori al 30%) già erano stati inclusi nei "ristori".

Qualunque sia la decisione finale, comunque, non resta molto spazio di manovra, dato che per il Dl sostegni sono a disposizione solo 550 milioni e che quasi tutti saranno prosciugati dall'ulteriore rinvio dell'attività di riscossione e pignoramento.

Rottamazione, saldo e stralcio

Nessuna novità in programma per quanto riguarda le rateazioni. I contribuenti in regola coi versamenti 2019 che non vogliono perdere i benefici della definizione agevolata devono comunque pagare quanto previsto per il 2020 entro e non oltre il prossimo 31 luglio. Il versamento delle rate 2021 andrà effettuato invece entro il 30 novembre (con i canonici 5 giorni di tolleranza si arriva al massimo al 5 dicembre): se si dovesse saltare tale scadenza decadrebbero tutti i benefici previsti dal provvedimento.

Confermato, pare, anche il condono per le cartelle esattoriali 2000-2015 d'importo complessivo pari o inferiore ai 5mila euro per quei contribuenti con reddito inferiore ai 30mila euro l'anno.

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