Economia

S&P taglia il rating dell'Italia

L'agenzia taglia il rating taglia da "BBB+" a "BBB". Adesso siamo a un passo dalla "spazzatura"

S&P taglia il rating dell'Italia

Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia da "BBB+" a "BBB". In una nota, l'agenzia internazionale prevede che l’economia italiana si contrarrà quest’anno dell’1,9% e spiega che il downgrade del nostro paese è legato all’"ulteriore peggioramento delle prospettive economiche". S&P prevede un debito al 129% alla fine del 2013.

Proprio oggi il Fondo Monetario Internazionale, nel suo ultimo aggiornamento del World Economic Outlook, ha rivisto al ribasso le stime sull’andamento del Pil italiano per il 2013, rialzando invece quelle per il prossimo anno. Secondo l'Fmi, la performance italiana del 2013 sarà peggiore non solo di quella della Germania, ma anche di quella di Spagna e Francia. "L’Italia rimane sorvegliata speciale", ha dichiarato Enrico Letta, intervistato a Ballarò, commentando il taglio del rating del debito italiano deciso da Standard & Poor’s. Tuttavia, stando a fonti vicine al ministero del Tesoro, la scelta dell’agenzia americana sarebbe una scelta già superata dai fatti: "Ha uno sguardo retrospettivo e non tiene conto delle misure più recenti prese dal governo". Non solo.

Da ambienti del ministero dell’Economia si fa notare che l’agenzia americana, nella sua valutazione, non ha neanche preso in considerazione il programma di interventi già annunciati dal governo italiano sul fronte dell’economia.

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