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SpaceX svaluta e il Bitcoin va a picco. E adesso gli scienziati "disertano" X

SpaceX svaluta e il Bitcoin va a picco. E adesso gli scienziati "disertano" X

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SpaceX svaluta e il Bitcoin va a picco. E adesso gli scienziati "disertano" X

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Dopo aver chiuso due esercizi annuali con una perdita netta, SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk, ha archiviato il primo trimestre di quest'anno con un utile di 55 milioni di dollari. È quanto emerge da documenti anticipati dal Wall Street Journal. A consentire all'azienda di realizzare un piccolo profitto è stato l'aumento del fatturato, salito a 1,5 miliardi di dollari nel periodo da gennaio a marzo. La compagnia, fondata oltre vent'anni fa, è stata valutata circa 150 miliardi di dollari in occasione di una recente vendita di azioni ai dipendenti, una capitalizzazione pari a quella di Intel e Walt Disney.

Ma è stata un'altra mossa di SpaceX a tenere banco ieri sui mercati. Secondo indiscrezioni la società di Elon Musk ha infatti svalutato il valore dei bitcoin in suo possesso sia lo scorso anno sia nel 2021. Immediata la reazione degli investitori: ieri la critpovaluta perdeva oltre il 5% a 29.000 dollari, dopo aver toccato un minimo a 25.314 dollari.

Se Tesla e SpaceX danno soddisfazioni al miliardario americano, non così si può dire almeno al momento per Twitter da poco ribattezzata «X». Conti da rilanciare e tagli al personala parte, infatti è iniziato anche l'esodo degli scienziati dal social network: secondo un sondaggio di Nature, in migliaia avrebbero già ridotto l'utilizzo del social network o l'avrebbero addirittura abbandonato in disaccordo con la nuova gestione di Musk, che a giudizio di molti lascerebbe sempre più spazio a profili falsi, hater e troll.

I primi dubbi erano emersi già lo scorso autunno dopo l'acquisizione di Twitter da parte del patron di Tesla e SpaceX. In molti, anche sulle pagine di Nature, si domandavano quale sarebbe stato il destino della piattaforma di microblogging che nell'ultimo decennio aveva impresso un forte cambiamento nella comunicazione scientifica, favorendo le interazioni tra ricercatori e facilitando un rapporto diretto con il pubblico.

Preoccupazioni che hanno poi trovato conferma nelle nuove politiche del gruppo, come i tagli per le attività di moderazione dei contenuti, la spunta blu a pagamento e il limite massimo al numero di tweet che gli utenti possono leggere ogni giorno.

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