Economia

Squinzi contro Renzi: "Accanimento fiscale sulle imprese"

L'attacco degli industriali al governo: "C’è un accanimento contro le imprese, ed in particolare le grandi imprese, quelle che si sono internazionalizzate"

Marcegaglia, Squinzi e Renzi
Marcegaglia, Squinzi e Renzi

"Abbiamo un assoluto disperato bisogno di ripartire, non può essere un singolo provvedimento come il Jobs act a far ripartire l’economia". Ancora scintille tra il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, all’assemblea dei giovani imprenditori di Santa
Margherita Ligure e il premier Matteo Renzi.

Squinzi nel suo intervento ha puntato il dito contro il governo e ha attaccato il il Jobs Act: "Non può essere un singolo provvedimento, tra l’altro assolutamente condivisibile come il jobs act, a far ripartire l’economia", ha detto il leader degli industriali al convegno dei giovani di Confindustra. "Abbiamo bisogno - avverte - di far ripartire il mercato ed in particolare il mercato interno. Le imprese che esportano stanno tenendo con le unghie i margini", ma non si può guardare al futuro "con una ripresa da prefisso telefonico Bisogna»avere fiducia, ritrovare fiducia, impegnarci e mettercela tutta", dice alla platea di imprenditori under-40. "Il governatore Visco ci ha invitato a investire di più: è un suggerimento molto condivisibile e che siamo pronti a recepire, ma non possiamo investire se non c’è mercato. Investire e non sapere dove mettere le produzioni ovviamente non ha senso".

Poi Squinzi aggiunge: "Devo condividere l’ottimismo del Governo, vediamo su un periodo più lungo, e vale anche per i dati sull’occupazione che derivano dal Jobs Act". E ancora: "C’è un accanimento contro le imprese, ed in particolare le grandi imprese, quelle che si sono internazionalizzate". Poi fa una richiesta: "Vorrei tornare a gennaio 2013, quando come Confindustria abbiamo delineato un piano con l’obiettivo del 2% annuo di crescita. Quello è l’obiettivo a cui dobbiamo tendere. Se questo Paese non ritrova la crescita avrà problemi seri in termini di welfare, come per la Sanità, e di sostenibilità del livello di vita a cui ci siamo abituati".

Infine l'affondo: "C’è un accanimento contro le imprese. Ed il sistema fiscale italiano si conferma agli occhi degli imprenditori quanto di più bizantino e vessatorio ci sia. Pago le tasse come imprenditore in una quarantina di Paesi del mondo e vi assicuro che i problemi che abbiamo in Italia non li abbiamo in nessuna parte del mondo". E all'attacco duro di Squinzi risponde Renzi su Facebook: "Si crea lavoro - è l’affondo finale di Renzi - aprendo le fabbriche nelle città, non aprendo bocca nei convegni. I 159mila nuovi posti di lavoro del mese di aprile, primo mese di JobsAct, vanno in questa direzione.

La strada è molto lunga, ma non ci fermeranno".

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