Economia

Le novità sul bonus tv. Può cambiare l'importo: chi rischia lo switch off

A partire dalla metà del 2022 ci sarà il passaggio al sistema di trasmissioni DVB T2/HEVC e diverse persone saranno costrette a sostituire il proprio televisore

Le novità sul bonus tv. Può cambiare l'importo: chi rischia lo switch off

Novità ghiotte per chi sarà costretto a cambiare il proprio televisore quando avverrà il passaggio al nuovo sistema della Tv digitale, con l’adeguamento agli standard di trasmissione DVB T2/HEVC, operativi a partire dalla metà del 2022. Gli incentivi a vantaggio delle famiglie italiane promossi dal Governo potrebbero essere più vantaggiosi. A darne notizia è stato il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, nel corso di una delle ultime audizioni alla commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Attualmente il bonus Tv è di 50 euro, in vigore dallo scorso dicembre del 2019, che serve anche per acquistare decoder per la ricezione satellitare. Questo incentivo è disponibile fino al 31 dicembre del 2022 e ne hanno diritto tutte le persone residenti in Italia con un Isee che non superi i 20mila euro all’anno. Lo sconto di 50 euro viene applicato al momento dell’acquisto direttamente dal venditore sul prezzo del televisore o del decoder.

Il ministero ha elaborato una lista di prodotti che rientrano tra quelli per i quali è possibile usufruire dell’incentivo (clicca qui per vedere l’elenco). Ma cos’è il sistema DVB T2? Si tratta dell’ultima generazione dello standard per trasmettere contenuti attraverso il sistema del digitale terrestre, il DVBT. Rappresenta l’evoluzione tecnologica del sistema originario, il DVB, acronimo che sta per Digital Video Broadcasting, che aggiorna i requisiti per le trasmissioni più “performanti”, fino ad attivare all’alta definizione in 8K. Tra i vantaggi del nuovo standard ci sono, oltre alla predisposizione per l’ultra high definition, la possibilità di trasmettere un segnale più “pulito” e di consentire una distanza maggiore tra l’antenna che riceve il segnale e il ricevitore che lo trasmette sullo schermo. Il DVB T2, inoltre, supporta i sistemi MiMo, multiple input-multiple output, che consentono all’apparecchio – proprio come succede per gli smartphone – di gestire più flussi di dati in entrata e in uscita.

Molti apparecchi televisivi sono già predisposti al cambio, soprattutto quelli di nuova generazione, ma per avere la certezza che il proprio televisore è idoneo a supportare la nuova tecnologia basta controllare se sul retro c’è la dicitura DVB T2 o H265/HEVC. Un altro metodo è quello di sintonizzarsi sul canale 100 (canale di test Rai) o sul canale 200 (canale di test Mediaset): se sullo schermo appare la scritta Test HEVC Main10 significa che il proprio televisore sarà in grado di ricevere il nuovo segnale tv. In linea di massima tutti i modelli Tv acquistati dopo il primo gennaio del 2017 sono compatibili. Qualche eccezione si può verificare per i marchi di minore importanza o per i formati più piccoli. Il passaggio dal vecchio al nuovo sistema avverrà gradualmente, a partire dalla fine di quest’anno, e varierà di regione in regione.

Da settembre a dicembre saranno interessate Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, tranne la provincia di Mantova, la provincia di Piacenza, la provincia di Trento e la provincia di Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, tranne la provincia di Piacenza. Da gennaio a marzo 2022 sarà la volta di Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna, mentre da aprile a giugno sempre del 2022 toccherà a Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche. La seconda fase prevede invece il passaggio completo allo standard DVB T2 che riguarderà tutta Italia tra il 21 e il 30 giugno 2022.

Entro questa data, tutte le emittenti televisive lasceranno le vecchie frequenze per passare alle nuove.

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