Economia

Superbonus, si riparte: ma cambiano i controlli

Cambiano i controlli in materia di Superbonus da parte di Poste Italiane: maggiore prudenza e restrizioni. Ecco quali sono le novità e come si può ottenere la cessione del credito

Superbonus, si riparte: ma cambiano i controlli

È stata riattivata su Poste Italiane la piattaforma che consente di operare la cessione del credito per il Superbonus, momentaneamente interrotta per consentire al governo di intervenire sulle modifiche per limitare la circolazione del credito e prevenire truffe e frodi. Come si legge sul sito del gruppo, la momentanea sospensione "è stata necessaria per adeguare le procedure di controllo, elaborazione, acquisizione delle pratiche, in funzione del susseguirsi di molteplici interventi legislativi in materia".

Le novità sui controlli

Ma quali sono le novità rispetto a febbraio? Si userà maggiore prudenza e controlli più restrittivi. L'ente, infatti, ha deciso di valutare l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente "a valle della loro disponibilità alla cessione sulla piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate", si legge su una nota. Poste Italiane, infatti, non si assumerà nessuna responsabilità nell'acquisto dei crediti riservandosi di valutare "a proprio insindacabile giudizio l’eventuale accettazione delle singole richieste di cessione". In soldoni, sarà valutato caso per caso e, se qualcosa non va, non si procederà con la richiesta dei lavori per il Superbonus.

I documenti richiesti

Per evitare di sbagliare, serviranno ben sei documenti necessari per la cessione del credito di imposta, in pratica il doppio di prima. Come si legge sul Corriere, bisognerà fare una copia dell'asseverazione dei lavori eseguiti a cui fa riferimento il credito d’imposta che dovrà essere ceduto a Poste Italiane; necessaria una copia del "modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del credito d’imposta" trasmesso dall'intermediario del Fisco con ricevuta dell'Agenzia delle Entrate; il terzo documento sarà la dichiarazione dello stesso intermediario fiscale "esclusivamente nella forma che sarà resa disponibile al proponente a un link specifico all’interno dell’area dedicata", dove viene richiesto un "modulo di comunicazione" conforme a quello trasmesso all’Agenzia delle Entrate; quarto punto riguarda la copia dei bonifici dove risulta la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o la partita Iva di chi andrà il bonifico.

Il quinto documento che andrà caricato online sarà quello che attesta il diritto di proprietà o "di godimento sull’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane". Infine, va inserita anche una copia della documentazione su reddito e patrimonio che faccia riferimento al costo dei lavori eseguiti.

Quali sono le tempistiche

Ma quanto tempo occorre, dopo aver completato la procedura, per ricevere il denaro relativo alla cessione del credito d’imposta? Secondo le indicazioni di Poste Italiane relative alla liquidazione sul conto BancoPosta, possono servire fino a due mesi e mezzo che "vanno a sommarsi alla tempistica a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per i relativi controlli preventivi. Tali tempistiche potrebbero subire modifiche in base ai volumi delle richieste e a eventuali cambiamenti nel processo".

Superbonus, i perché del calo

L'appeal del Superbonus, però, sembnra essere sceso notevolmente: secondo uno studio condotto dall’osservatorio di Nomisma che analizza tutti gli interventi di riqualificazione energetica e sismica che fanno capo alla misura statale, c'è stato un calo dai 9,4 milioni di novembre 2021 ai 7,5 milioni di marzo 2022. Le motivazioni sono molteplici ma due di esse sono riconducibili alla sfiducia dell'attuale mercato e le modalità di proroga.

Ma non è tutto: un ruolo decisivo è stato giocato dalle incertezze legate, appunto, alla cessione dei crediti tant'è che oltre il 23% delle famiglie ha risentito di questa decisione.

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