Economia

Tasse, Pier Carlo Padoan frena Matteo Renzi: "Taglio Irpef? Vincoli stretti"

Il titolare di via xx Settembre gela il premier: "Devo dire come stanno le cose, serve rispettare i bilanci"

Tasse, Pier Carlo Padoan frena Matteo Renzi: "Taglio Irpef? Vincoli stretti"

"Taglieremo l'Irpef per aiutare le famiglie". Lo scorso 5 maggio il premier Renzi in uno dei suoi tanti annunci aveva affermato di voler dare una sforbiciata all'imposta regionale sulle persone fisiche. Ma il premier a quanto pare non consulta il suo uomo dei conti, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il titolare del dicastero di via XX settembre intervenendo al Festival dell'Economia di Trento frena su possibili tagli proprio sull'Irpef: "Vedremo, i tagli alle tasse per le imprese sono già previsti, se c’è spazio per fare ulteriori tagli di tasse alle famiglie lo faremo, però ci sono i vincoli di bilancio che sono stretti".


Padoan gela Renzi sul taglio delle tasse

E se qualcuno a palazzo Chigi non avesse afferrato il concetto, Padoan ribadisce: "Sarà noioso sentire sempre parlare dei vincoli ma il ministro dell’Economia è quello che deve dire queste, cose perchè ci crede fra l’altro". E ancora: "La strategia del governo da quando è nato si basa su riforme strutturali, finanza della crescita e tagli di tasse: ne abbiamo tagliate diverse in misura abbondante: vedremo di capire, dati i tagli di tasse che già sono stati effettuati e di cui alcuni entreranno positivamente nelle tasche dei cittadini nei prossimi mesi, come quelle sulla casa, cosa può essere ancora tagliato". Insomma sul taglio alle tasse il dicastero dell'Economia frena. Infine sull'Ires afferma: "I tagli alle tasse sulle imprese sono anticipati dalla legge di stabilità del 2017, perché le imprese vanno sostenute adesso che c'è la ripresa degli investmenti".

Infine Padona parla anche dell'euro e rivolge un messaggio alla Germania: "I tedeschi andrebbero convinti che l’unico rischio non è che i tedeschi paghino per gli italiani indisciplinati, se condividiamo un sistema dobbiamo accettare che di volta in volta possiamo avere bisogno gli uni degli altri o c’è la mutualizzazione o è inutile che stiamo a perdere tempo con sto euro".

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