Telefonica cresce in Germania e prepara la mossa su Telecom

Telefonica cresce in Germania e prepara la mossa su Telecom

Riparte il risiko delle tlc in Europa. Dell'accordo tra Telefonica e Kpn - in Germania il gigante delle tlc spagnolo ha deciso di acquistare le attività tedesche della società olandese - ieri ha beneficiato anche Telecom Italia. Il titolo, dopo molte giornate negative, è rimbalzato del 6,7%. A spingere al rialzo sono le prospettive di consolidamento del mercato. Non è un mistero che negli ultimi tempi, nonostante le difficoltà, le grandi società di tlc, per sopravvivere in tempi di prezzi in calo, stanno cercando nuove economie di scala. Per questo il mercato ha salutato positivamente il merger tedesco tra 02, che fa capo a Telefonica ed E-Plus dell'olandese Kpn.
Un accordo che valuta E-Plus 8,1 miliardi (5 cash e gli altri con scambio azionario) e permetterà a 02 di diventare il primo operatore mobile in Germania, con oltre 43 milioni di clienti, posizionandosi davanti a Vodafone e all'ex monopolista Deutsche Telekom. La Germania può essere considerata il banco di prova per il nuovo assetto delle tlc in Europa. Il mese scorso qui Vodafone aveva comperato Kabel Deutschland, il maggior operatore in fibra ottica per circa 8 miliardi di euro. Ed è per questo che la mossa di Telefonica sarà importante per riuscire a valutare gli orientamenti dell'Antitrust europea di fronte al consolidamento del mercato. Un processo inevitabile già iniziato e ormai quasi concluso negli Stati Uniti. Il paese che ha visto il campione nazionale delle tlc, At&t, prima vendere e poi riacquistare le sue controllate al fine di evitarne la bancarotta. E il risultato è stato che le compagnie telefoniche Usa sono passate da oltre 30 a tre soltanto. E questo perchè nelle tlc, dove la tecnologia, grazie alle chiamate via Internet, ha imposto incredibili sconti tariffari, la parola concorrenza ha forse perso significato e dunque anche in Europa le regole per il consolidamento del mercato potrebbero cambiare. Solo lo scorso anno infatti l'Ue aveva negato a Vodafone la possibilità di comperare il terzo operatore mobile in Grecia mentre i cinesi di Hutchison Whampoa avevano dovuto fare alcune concessioni per avere il permesso di acquisire in Austria un altro operatore mobile. La mossa di Telefonica potrebbe comunque essere propedeutica per una eventuale scalata a Telecom Italia quando, in autunno, i principali soci di Telco, la holding che controlla la società italiana, ossia Banca Intesa, Mediobanca, Generali e la stessa Telefonica decideranno, con ogni probabilità, di vendere le loro quote. Kpn infatti ha tra i principali azionisti Carlos Slim, il proprietario di America Movil che è anche il terzo gestore mobile in Brasile dietro a Vivo, che fa capo a Telefonica stessa e alla Tim Brasil di Telecom Italia. Vendendo gli asset in America Latina allo stesso Slim (Antitrust permettendo), Telefonica potrebbe trovare la liquidità necessaria ad acquisire la maggioranza di Telecom rilevando anche la quota del 17,6% della nuova società 02, rimasta in capo a Kpn. Telefonica dunque potrebbe diventare un campione europeo delle tlc. Ma anche At&t ha velleità di sbarco sul mercato globale e Telecom, che in Borsa vale meno di 10 miliardi, potrebbe essere interessante. Certo è che la società guidata da Franco Bernabè diventerà un obiettivo solo se verrà scorporata la sua rete fissa. Il processo va avanti e domani dall'Agcom verranno le prime indicazioni sul piano presentato da Telecom.

Ieri intanto sull'argomento ha parlato anche il presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella sottolineando che «solo quando sarà chiarito l'aspetto della governance sarà possibile valutare come sarà possibile liberare sia la nuova società della rete sia Telecom dagli obblighi regolamentari, senza compromettere la concorrenza».

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