Settimana decisiva per Telecom Italia impegnata nella partita brasiliana per fondere il suo operatore mobile, Tim Brasil, con Gvt, mentre, in Italia, una quota pari al 15-20% della società dovrebbe passare ai francesi di Vivendi. Match complicato dunque vista la posta in gioco, la quota di controllo dell'ex-monopolista italiano, che vede implicata, in veste di guastatore, anche Telefonica, che era candidata a diventare primo azionista di Telecom. Ebbene, dato che il cda di Telecom dovrà domani approvare la proposta ufficiale da presentare a Vivendi, che ha il suo consiglio giovedì, anche Telefonica ha deciso di convocare il board con l'intento, evidente, di migliorarla.
Secondo il mercato gli spagnoli potrebbero arrivare a valutare Gvt fino a 8 miliardi, mentre quella di Telecom sarebbe intorno a quota 7.
In vista dei delicati appuntamenti, ieri si è svolto una specie di «preconsiglio» di Telecom, attraverso una serie di incontri del vertice con i consiglieri indipendenti. Questi, nell'attuale versione del cda del gruppo, sono diventati la maggioranza, addirittura 9 su 12. Per questo motivo i consiglieri indipendenti, con cui Patuano dovrà confrontarsi per presentare la complessa operazione, hanno nominato anche un loro personale advisor, Equita, per valutare al meglio l'accordo.
In realtà l'incontro più importante per il futuro della società telefonica italiana è quello del 28, giovedì quando si riunirà il consiglio di Vivendi per approvare i conti trimestrali, ma soprattutto per prendere visione delle offerte in campo e della possibili nuove alleanze. A questo punto, se l'offerta di Telefonica dovesse davvero arrivare vicino agli 8 miliardi, non sarà facile per il patron di Vivendi Vincent Bollorè, convincere il suo board a prendere in considerazione l'offerta di Telecom.
Che comunque non ha nessuna intenzione di perdere il controllo del suo asset brasiliano. Per questo, sempre secondo indiscrezioni, Vivendi potrebbe sottoscrivere un aumento di capitale riservato portandosi al 15-20% del capitale di Telecom Italia che, con quanto ricavato, pagherebbe Gvt restando al 51% della nuova società che si formerebbe in Brasile tra la società a banda larga e il gestore mobile.
Bisognerà però convocare un'assemblea straordinaria dei soci il cui esito potrebbe però non essere totalmente scontato visto che la governance di Telecom è ancora incerta. Con Telecom, Vivendi potrebbe trovare un partner capace di veicolare i contenuti a pagamento della sua Tv Canal+ ma forse questa opportunità non basta per rifiutare 7-8 miliardi di euro. Intanto sul titolo dell'ex-monopolista scatta la speculazione.
Secondo quanto comunicato dalla Consob, Bnp Paribas e Orascom Investments di Naguib Sawiris venerdi scorso avevano aperto posizioni corte su Telecom Italia per oltre l'1% del capitale. Ieri però Telecom Italia è salita dell'1,14 per cento a 0,84 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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